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CARLO V

Approfondimento

Approfondimento: CARLO V

Nato a Gand nel 1500 da Filippo il Bello d'Asburgo, arciduca d'Austria, e da Giovanna la Pazza,figlia dei re spagnoli Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, alla morte del padre (1506) divenne signore dei Paesi Bassi e della Franca Contea, mentre da suo zio Ferdinando il Cattolico ereditava la corona di Spagna, i regni di Napoli e di Sicilia nonché le immense colonie spagnole d'America; nel 1519, inoltre, ebbe da suo nonno Massimiliano i territori austriaci degli Asburgo; nello stesso anno fu eletto Re dei Romani e nel 1520 fu incoronato imperatore ad Aquisgrana. Forte di un dominio immenso ma disomogeneo per nazionalità, razza, lingua e interessi economici delle popolazioni coinvolte, l'ambizioso sovrano concepì il disegno di restaurare la monarchia universale di Carlo Magno e per questo motivo venne a scontrarsi con le ambizioni di Francesco I re di Francia. Il conflitto con quest'ultimo si protrasse per vari decenni e fu complicato dalla ribellione dei principi tedeschi convertiti al luteranesimo: il primo scontro, scatenato dalle mire di Francesco I sul ducato di Milano, sull'Italia meridionale e su parte della Borgogna e delle Fiandre, si risolse a favore di Carlo V, che imprigionò il re di Francia, costringendolo a firmare la pace di Madrid (1526) con cui rinunciava alle pretese sulle terre d'Italia e sulle Fiandre. Nello stesso anno si formò la lega di Cognac (Francia, Inghilterra, Firenze, papa Clemente VII,Milano e Venezia), che riaccese la lotta fra i due contendenti: nel 1529 questo secondo scontro fu suggellato dalla pace di Cambrai, con cui Carlo V cedeva riguardo alla Borgogna e Francesco I rinunciava ad ogni ambizione sulle Fiandre e sulle terre italiane. Incrollabile nei suoi propositi, nel 1536 l'imperatore riaccese le ostilità occupando il ducato di Milano alla morte di Francesco II Sforza e provocando la reazione del re di Francia, che si alleò con i principi luterani, l'Inghilterra ed i Turchi; il confronto si concluse con la pace di Crépy (1544), con cui Francesco I si impegnava a sgomberare il Piemonte e Carlo V a cedere la Lombardia o i Paesi Bassi. Le promesse non furono mantenute da nessuna delle due parti e, alla morte di Francesco I (1547), la guerra continuò con il figlio Enrico II per circa un decennio. Carlo V abdicò infine dopo la pace di Augusta (1555) in favore del fratello Ferdinando I; morì a San Jeronimo de Yuste due anni dopo con la consapevolezza del fallimento del suo programma di accentramento e di assolutismo monarchico unitario in Germania.

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