Complesso monumentale Santa Chiara (terrazzo)

Il complesso monumentale di Santa Chiara si trova nell’antico borgo di Monteleone, detto Borgonovo, sorto attorno all’area del castello. La sua origine risale alla fine del XVI secolo ma ha subito nel tempo varie trasformazioni. Nato come monastero di Santa Chiara d’Assisi, costruito grazie al finanziamento di alcune nobili famiglie monteleonesi, tra cui i Pignatelli che furono signori della città, accoglieva nobili fanciulle che accettavano la regola dell’Ordine Francescano apportando ingenti ricchezze. Esso fu quasi completamente distrutto nel terremoto del 1783 che ne determinò la chiusura. Venne così abbandonato e venne sistemata solo la chiesa. Sancita l’abolizione della feudalità nell’anno 1806 da Giuseppe Bonaparte, divenuto Re di Napoli, Monteleone fu liberata dagli antichi feudatari e nel 1808, quando Gioacchino Napoleone Murat assunse il trono del Regno delle due Sicilie , ordinò la soppressione degli ordini religiosi, conventi e monasteri possidenti (Legge del 7 agosto 1809) espropriando i beni demaniali ed ecclesiastici. Il monastero di Santa Chiara fu in parte recuperato e ospitò dapprima i frati minori poi il convento agostiniano di Santa Maria della Croce di Francavilla Angitola. Ceduto nella II metà dell’Ottocento all’amministrazione comunale, è oggi un Polo culturale rinato a nuova vita anche grazie alle rassegne di eventi e al Sistema Bibliotecario Vibonese che qui sono ospitati. Fa parte del Parco Archeologico urbano della città “Hipponion –Valentia”