Santa Maria degli Angeli meglio nota come il “Crocefisso”

Edificata nel 1666 assieme all’attiguo convento dei Padri Francescani Riformati. L’interno di Santa Maria degli Angeli è caratterizzato da bianchi stucchi con motivi floreali. Ogni anno, nei venerdì del mese di marzo, Santa Maria degli Angeli è meta di migliaia di fedeli provenienti da tutto il circondario vibonese che vengono a pregare sulla cosiddetta “schiodata” cioè un gruppo di statue policrome al cui centro spicca la figura del Cristo schiodato dalla croce, seduto, ricoperto di lividi e grondante sangue Si tratta più precisamente del cosiddetto “Cristo degli Angeli “un imponente gruppo di statue policrome posto sull’altare maggiore della chiesa raffigurante Gesù crocifisso. L’opera fu eseguita nel XVII secolo e attribuita, secondo gli storici locali, a Padre Giovanni da Reggio, ma in realtà a tutt’oggi rimane ignoto il suo autore che comunque dovrebbe orbitare tra la cerchia dei Padri Riformati Francescani che avevano il loro convento, odierno convitto G. Filangeri, proprio accanto alla chiesa. Il “Cristo degli Angeli” è unico nel suo genere proprio per questa sua inusuale posizione in quanto è stato raffigurato schiodato dalla croce e seduto mentre grondante di sangue viene attorniato da una schiera di angeli, dalla Madonna, da San Giovanni Evangelista e dalla Maddalena. Per questa sua particolare rappresentazione ne fanno una opera non solo di forte impatto emotivo e religioso, ma anche di grande pregio artistico e storico. da SPQVIBO