Giovanni Russo

Vibo dall'alto

Un volo notturno su Vibo, partendo dal Castello normanno svevo, costruito come baluardo difensivo dal conte Ruggero il normanno e poi divenuto castello a tutti gli effetti con Federico II di Svevia, con gli Angioini e infine con i duchi Pignatelli, ultimi signori della città. È sede dell’importante Museo Archeologico V. Capialbi ricco di reperti greco-romani. Subito dopo, da Piazza San Leoluca è possibile vedere il Duomo di San Leoluca e S. Maria Maggiore in tutta la loro magnificenza, con l’adiacente Convento domenicano risalente al XVI secolo. Davanti al sagrato i resti dell’antico battistero paleocristiano protetto da una struttura in vetro e corten, ritrovato durante i lavori di rifacimento della piazza nel 2014 che fa parte del parco archeologico di Hipponion. Di fronte al Duomo l’ingresso laterale della villa comunale “N. Cremona” con il monumento a Luigi Razza; su un altro lato, l’inizio di Corso Umberto I con il palazzo Stagno D’Alcontres, della fine del XVIII secolo; sul lato che dà inizio a Via Alcide De Gasperi sorgeva villa Cordopatri, ora demolita.