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Foto 360
Celle di San Vito
Comune - FG, Italy
Croce dei Provenzali
1820
La Croce dei Provenzali è una croce in pietra, risalente al dodicesimo secolo, con uguale fig...
ura incisa su entrambi i lati, su colonna intarsiata e basamento monoblocco quadrato con foro ad incastro e un foro laterale usato per mettervi l’acqua santa. Negli anni ’50 era collocata sulla parte sinistra di Via La Croce (ecco perché la strada si chiama così), a seguito di varie vicissitudini la Croce venne suddivisa in più pezzi dispersi nel paese: la base era stata usata come tavolo, mentre la croce fu spezzata in più parti, conservata poi nei garage comunali, sporcandosi di petrolio. Nel 2006, i pezzi furono recuperati, ripuliti, restaurati e la Croce fu ricollocata al punto più alto del paese. La Croce salutava e accoglieva le genti, ricordava al contadino di pregare Dio per il buon lavoro.
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Fontana pubblica
1649
La fontana si divide in due lavatoi e un abbeveratoio. Fu realizzata agli inizi del ‘900: le a...
cque confluivano in un unico invaso di deposito con chiave di arresto, e da qui partiva la conduttura in ghisa fino all’attuale Fontana con tre cannelle e successivamente tre rubinetti: il centrale per attingere l’acqua, a destra per abbeverare gli animali e a sinistra per il lavatoio pubblico. Il deposito dell’acqua si presenta in mattoni con cornici in pietra. Nel 1989 fu inaugurata una stele in pietra, opera dedicata a Francesco e Michele del Core, vittime del lavoro. L’opera fu realizzata dall’artista Savino Coppolella e inaugurata durante la III giornata dell’Emigrante, il 12 Agosto. Di fronte la Fontana, c’é un Belvedere per ammirare il Tavoliere.
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Palazzo Perrini
1874
È un palazzo appartenente alla Famiglia Perrini. Il complesso fortilizio era il monastero dei...
frati utilizzato durante il periodo estivo. Vi erano numerose cellette monacali comunicanti tra loro attraverso tunnel sotterranei. Simbolo della presenza dei monaci è la famosa Testa del Monaco, bassorilievo di un volto, posto sulla facciata, adiacente alla porta d’ingresso all’antico abitato. Simbolo, invece della presenza dei soldati di Carlo D’Angiò che sconfissero e sottomisero i saraceni, è la mezzaluna capovolta. Oggi una parte del complesso, appartenente al Comune, è dedicato al Museo della Civiltà Contadina francoprovenzale “Vincenzo Rubino”. L’altra parte del complesso fortilizio è di proprietà privata, della famiglia Tangi, che ha ricreato un piccolo museo privato.
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Arco dei Provenzali
1627
È il simbolo del piccolo Borgo. Simbolo della sua origine e della sua Storia. In passato veni...
va chiamato Porta Cheglìje, ovvero Porta cucchiaio, forse ad intendere la raccolta di tutti gli abitanti prima di chiudere l’ingresso al paese. Era una delle porte di accesso al Borgo, che ogni sera veniva chiusa. Ancora oggi presente una feritoia, fuciliera, la sajettére, usata per la difesa di eventuale attacchi nemici (forse in epoca medioevale). Nel borgo ci sono anche altre fuciliere.
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Via Francigena
1428
I nostri territori sono attraversati dalla Via Francegena del Sud (che coincide poi con l’anti...
ca Via Traiana). Il tratto che collega il beneventano a Celle di San Vito e poi a Troia costituisce la tappa n°17. La via Francigena era l’antica strada medioevale che univa Canterbury a Roma e poi ai porti pugliesi, punti di partenza per l’Oriente e la Terra Santa. Oggi la Via Francigena conosce una rinnovata notorietà ed è stata riconosciuta nel 1994 “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”, assumendo alla pari del Cammino di Santiago di Compostela una dignità sovranazionale. Il tratto di Celle di San Vito non solo rientra nella Via Francigena, ma è tappa anche della Via Micaelica, della Via della Seta e di tutte le strade che conducono ad Oriente. Lungo la via Francigena, è possibile ammirare la Taverna e la Posta, utilizzati per il riposo dei cavalieri dei pellegrini, e la chiesetta di San Vito Martire.
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maiolica di San Vito
Croce dei Provenzali
Fontana pubblica
pozzo
Bambini al Museo della civiltà contadina francoprovenzale “Vincenzo Rubino”
Ingresso Museo della civiltà contadina francoprovenzale “Vincenzo Rubino”
Palazzo Perrini
scala orologio
taverna S. Vito
veduta dall'alto
piazza Magrone
portale via Dattoli
Testa del Monaco
Arco dei Provenzali
Via Francigena
dal Comune
Palazzo Perrini
È un palazzo appartenente alla Famiglia Perrini. Il complesso fortilizio era il monastero dei frati utilizzato durante il periodo estivo. Vi erano numerose cellette monacali comunicanti tra loro attraverso tunnel sotterranei. Simbolo della presenza dei monaci è la famosa Testa del Monaco, bassorilievo di un volto, posto sulla facciata, adiacente alla porta d’ingresso all’antico abitato. Simbolo, invece della presenza dei soldati di Carlo D’Angiò che sconfissero e sottomisero i saraceni, è la mezzaluna capovolta. Oggi una parte del complesso, appartenente al Comune, è dedicato al Museo della Civiltà Contadina francoprovenzale “Vincenzo Rubino”. L’altra parte del complesso fortilizio è di proprietà privata, della famiglia Tangi, che ha ricreato un piccolo museo privato.
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