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Foto 360
Serino
Comune - AV, Italy
Civita di Ogliara
2314
Quasi dispersa nei boschi serinesi, sulla strada che dal Paese porta su al monte Terminio, si trovan...
o le maestose mura della cosiddetta Civita di Ogliara, antico insediamento ubicato nell'omonima località su un piccolo altopiano.
Si tratta secondo la tradizione dei resti dell'antica cinta muraria dell'antica Sabazia, capitale dei Sanniti irpini, dal cui nome deriverebbe il nome del popolo dei Sabatini. Tale tradizione ha origine con Cluverio, fondatore della "geografia storica", che nel XVII secolo scriveva: "Dei fiumi che partendo dal territorio degli Irpini si versano nel Volturno, il primo è il fiume Sabatus, ora volgarmente detto Sabato. Questo fiume aveva questo nome da tempi così antichi che da esso ha preso nome la popolazione detta dei Sabatini... Sembra poi che ci fosse un luogo fortificato presso il fiume, di nome Sabazia, da cui i suoi abitanti hanno preso il nome di Sabatini. In quale luogo essi stessero è cosa incerta. Si crede tuttavia che questo luogo si trovasse fra due località fortificate, che volgarmente sono chiama
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Convento di San Francesco
2352
Il Convento si trova nella frazione Sale e la sua costruzione, iniziata nel 1617, terminò nel...
1644. Nel 1630 l'Università di Serino assegnò ai frati un sussidio di 150 ducati per la spesa della fabbrica, installata in una stanza al pianterreno, verso il giardino, per la filatura della lana che veniva cardata a Baronissi (SA) e tessuta a Castellammare di Stabia (NA). Con essa si confezionavano per lo più gli abiti dei monaci stessi. Nel 1811, quando i conventi vennero soppressi con l'ordinanza napoleonica, il Convento di Serino, con l'annesso lanificio, rimase in funzione sotto la guida di un frate direttore. Fu invece chiuso nel 1866, in seguito alla legge dell'incameramento dei beni ecclesiastici. Riaperto dopo pochi anni e successivamente restaurato, il Convento fu sede di noviziato fino al 1942. Dal 1960, per volontà della Soprintendenza ai monumenti della Campania, il chiostro e la Chiesa del convento vennero dichiarati monumento nazionale.
Al centro dell'atrio, all'interno del chiostro, c'è un pozzo. Intorno all'atrio un filare di archi
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Chiesa di Santa Maria della Neve
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Si tratta di un grande edificio ubicato in località Sala e dedicato alla protettrice della fr...
azione. Esternamente è una Chiesa non particolarmente appariscente, ma che all'interno conserva delle suggestive opere di grande bellezza, a partire dalla tela a soffitto del Ricciardi, raffigurante la Madonna della Neve.
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Tela della Madonna della Neve
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Si trova sul soffitto della Chiesa della Madonna della Neve, nella frazione Sala di Serino. E' stata...
dipinta da Michele Ricciardi da Sanseverino nel 1715.
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Oratorio Pelosi
1918
Si tratta di un'antica cappella gentilizia risalente al 1475. Seppur in condizioni non eccelse, spic...
ca per maestosità e bellezza, in via Francesco Solimene, proprio presso uno degli ingressi al bellissimo borgo di Canale di Serino.
Si tratta di uno dei rari esempi di barocco in Irpinia. Dedicata a San Vincenzo, si segnala per il portale in pietra architravato, con decorazioni ornamentali ed una nicchia in cui originariamente risiedeva una statua del Santo. Molto particolare il portone d'ingresso, in legno di olivo, mentre all'interno di pregevole fattura il pavimento dipinto a mano. L'altare, scolpito in legno dorato, presenta il quadro di Battista Rossi dedicato a San Vincenzo dipinto nel 1753 da Battista Rossi.
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Monte Terminio
Monte Terminio
Civita di Ogliara
Convento di San Francesco
Chiesa di Santa Maria della Neve
Tela della Madonna della Neve
Oratorio Pelosi
Oratorio Pelosi
Si tratta di un'antica cappella gentilizia risalente al 1475. Seppur in condizioni non eccelse, spicca per maestosità e bellezza, in via Francesco Solimene, proprio presso uno degli ingressi al bellissimo borgo di Canale di Serino.
Si tratta di uno dei rari esempi di barocco in Irpinia. Dedicata a San Vincenzo, si segnala per il portale in pietra architravato, con decorazioni ornamentali ed una nicchia in cui originariamente risiedeva una statua del Santo. Molto particolare il portone d'ingresso, in legno di olivo, mentre all'interno di pregevole fattura il pavimento dipinto a mano. L'altare, scolpito in legno dorato, presenta il quadro di Battista Rossi dedicato a San Vincenzo dipinto nel 1753 da Battista Rossi.
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