L’AFFRUNTATA, Domenica di Pasqua, a Vibo Valentia

L’AFFRUNTATA, Domenica di Pasqua, a Vibo Valentia L’Affruntata si ripete ogni Pasqua da trecento anni ed è tra le più antiche rappresentazioni religiose in Vibo Valentia, tesi condivisa anche da mons. Filippo Ramondino, direttore dell’Archivio Storico della Diocesi di Mileto e rettore dell’Arciconfraternita. Le sue origini, molto probabilmente, sono medievali,come afferma l’antropologo Vito Teti; mancano infatti documenti scritti. E’ organizzata dall’Arciconfraternita del Rosario e di San Giovanni Battista istituita da Ettore Pignatelli, duca di Monteleone e vicerè di Sicilia, forse già nel 1543. Alcune statue sono del 1700 periodo in cui Domenico e Ludovico Rubino, realizzarono sia le statue delle Vare che quella del Gesù Risorto, tutte in legno policromo. Agli inizi dell’ottocento, invece, sono quella della Madonna, con capo, mani e piedi in legno, coperta da una veste avorio tutta ricamata di rose con fili d’oro ed un manto azzurro, e quella di San Giovanni Evangelista, vestita con una tunica verde scuro e un mantello rosso. La statua della Madonna viene coperta da un manto nero che è quello che verrà svelato durante la processione. Agli inizi questo rito si svolgeva sul Corso Umberto I, poi venne passato tra piazza Maio e il Corso Vittorio Emanuele III. L’incontro avviene a mezzogiorno della Domenica di Pasqua. “Le tre statue vengono posizionate così: la Madonna all’incrocio con via Luigi Razza, Gesù Risorto all’incrocio con via Terravecchia Inferiore, non visibili tra loro. Quindi inizia il percorso di San Giovanni che, con un andamento in crescendo, porta l’annuncio alla Madonna della resurrezione del Figlio. La rappresentazione popolare vuole che Maria rifiuti di credere per ben due volte, solo al terzo annuncio, ormai convinta, segue Giovanni e corre incontro al Figlio che, accompagnato da San Giovanni, giunge dalla parte opposta, lasciando cadere il manto nero e apparendo vestita di avorio e di azzurro.” La tradizione vuole anche che se il velo nero della Madonna, durante la corsa cade, sarà di buon auspicio per la città, rappresentando il trionfo della vita sulla morte.