
Descrizione
Cittadina di pianura, di origine medievale, la cui economia, in passato basata essenzialmente sull'agricoltura, si è indirizzata verso le attività industriali, in particolare al comparto della fabbricazione dei mobili, e verso gli scambi commerciali. Gli albignaseghesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti nelle località di Mandriola-Sant'Agostino –contigua a Padova e alla località Rocchetti del comune di Padova–, Rigato –contigua alla località Pozzoveggiani del comune di Padova–, Case Melchiotti e Case Zanotto, oltre che nel capoluogo comunale –contiguo alla località Palazzetto del comune di Padova–. Il territorio, esteso nell'area del Conselvano, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che fa registrare un fenomeno di forte espansione edilizia, è pianeggiante. Sullo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un bue d'oro, rampante, simbolo dell'eroismo e della forza d'animo dimostrata dalla comunità albignaseghese.
Storia
La sua nascita può essere considerata il 918 quando è nominata per la prima volta in un diploma imperiale con il quale Berengario I confermava il diritto alle decime ai canonici della cattedrale di Padova già riconosciute dai sovrani precedenti. Il toponimo, che deriva dal personale latino ALBIMIUS (con l'aggiunta del suffisso -ATIMO che indica appartenenza), compare più volte in documenti analoghi successivi. All'undicesimo secolo risale, invece, la comparsa nelle fonti documentarie della chiesa dedicata a San Lorenzo in località Roncon, toponimo che fa riferimento alle opere di bonifica mediante il disboscamento operato con la roncola, termine da cui deriva anche la vicina Ronchi di Casalserugo. La presenza di boschi di latifoglie ancora nell'undicesimo secolo è testimoniata dalla località Carponedo, il cui toponimo deriva dal fitonimo “carpine”. Protagonista della sue storia fu nei secoli scorsi la nobile famiglia degli Obizzi che la tradizione ricorda come accesi oppositori della Repubblica veneta. Nella sua storia seguente non si segnalano avvenimenti di particolare rilievo, seguendo quella del resto della provincia. Accanto alle parrocchiali delle varie località vanno segnalate villa Salom o Michieli, in località Lion, e villa Obizzi, immersa nel verde del parco comunale.
Economia
Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. L'agricoltura (con la produzione di cereali, foraggi, frumento, ortaggi e frutta) e l'allevamento (suini, bovini e avicoli) incrementano l'industria alimentare affiancata da aziende e imprese operanti nei comparti tessile, conciario, della confezione di capi di maglieria, della realizzazione di articoli di carta e cartone, chimico, metallurgico, meccanico, elettrico, automobilistico, edile e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Vanno segnalate, inoltre, industrie specializzate nella fabbricazione di materie plastiche, di mobili, di strumenti musicali, di giocattoli, di gioielli e di articoli sportivi. Per il terziario sono presenti il servizio di fornitura e consulenza informatica e quello bancario. La rete commerciale (in grado di soddisfare le esigenze della popolazione) completa il quadro delle attività terziarie. Le strutture sociali contano l'asilo nido e quelle scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo. La diffusione della cultura e dell'informazione è affidata alla locale stazione radiotelevisiva e al servizio di biblioteca. Le strutture ricettive assicurano possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.
Relazioni
Non fa registrare flussi turistici di rilievo, per l'assenza di attrattive significative, ma è molto frequentata per lavoro grazie alla presenza delle attività commerciali e dei numerosi insediamenti industriali. Non molto numerose sono le manifestazioni tradizionali folcloriche o culturali ricorrenti, che periodicamente potrebbero richiamare flussi di visitatori dai dintorni; tra queste vanno segnalate: Concentrando sotto le stelle, che prevede una serie di concerti all'aperto e Cinema sotto le stelle, rassegna cinematografica che si svolge nel mese di luglio. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.
Località
Case Cavallini, Case Melchiotti, Case Zanotto, Mandriola-Sant'Agostino, Rigato
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albignàsego rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 25.577
- Lat 45° 20' 51,2'' 45.34750556
- Long 11° 52' 4,70'' 11.86797222
- CAP 35020
- Prefisso 049
- Codice ISTAT 028003
- Codice Catasto A161
- Altitudine slm 13 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2383 - Superficie 20.99 Km2
- Densità 1.218,53 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:35
- Tramonto 16:27
- Filippo Giacinti
- Via Milano, 7
- 35020 (PD) Veneto
- albignasego.pd@cert.ip-veneto.net
- info@comune.albignasego.pd.it
- www.comune.albignasego.pd.it
- 80008790281