
Descrizione
Comune collinare, di origine antica, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. I piscinai, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, ammantato da ginepri, querce spinose, fiori come il giglio marittimo, e circondato da antiche miniere ormai in disuso, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Su di esso è presente una piccola fonte termale calda dell'epoca romana, detta “Sa Cracchera”. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, rispecchia le caratteristiche del territorio, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.
Storia
Il toponimo compare nella documentazione antica con “de Piscina” e può trovare giustificazione nella collocazione dell'insediamento lungo il corso di un torrente ed essere interpretato come ‘vivaio di pesci', o, in base alla documentazione riferita ad altre località, come ‘abbeveratoio per gli animali' o ‘luogo dove si lavano le pecore prima della tosatura'. Abitata sin dal neolitico (VII-VI millennio a.C.), come testimoniano la grotta di Su Benatzu, la grotta di Monte Miana, la roccia di Tatinu, la domus de janas, Narboni is Gennau e la stazione di Solnes, fu successivamente sottoposta alla dominazione delle civiltà nuragica e fenicio- cartaginese le quali hanno lasciato evidenti tracce del loro passaggio, in particolar modo con le fortificazioni di Pani Loriga, che servivano a difendere gli insediamenti rurali delle pianure dalle genti dell'interno. In epoca romana fu valorizzata la potenzialità agricola del territorio. Nei secoli VII-X d.C. risentì delle frequenti incursioni saracene che avvenivano sulle coste e nei territori vincitori, le quali indebolirono sempre più la presenza di Bisanzio con la conseguente formazione dei giudicati come entità autonome. Donazioni del Giudicato di Cagliari alla chiesa di Pisa e Genova favorirono la penetrazione pisana e genovese che si risolse nel XII secolo con il prevalere di Pisa (1257) nel Giudicato di Cagliari e più significativamente nella curatoria del Sulcis. Dopo l'anno mille, come in altre località vicine, vi fu la presenza monacale con relativo convento. Successivamente, Guantino de Serra ottenne nel 1355 anche le ville di Piscinas e Giba. Nel difficile periodo delle rivolte contro la corona d'Aragona Pietro de Milany, catalano, ottenne in Sardegna i feudi un tempo appartenuti alla famiglia de Serra alleata a Mariano IV d'Arborea; fra questi vi erano anche quelli di Giba e Piscinas. Nel 1578 fu soddisfatta la richiesta del sindaco di Iglesias, fatta al parlamento del 1538, relativa alla restituzione dei salti del defunto Don Raniero Bellit alla Capitaneria della città. Poco dopo la città di Iglesias vendette il salto di Piscinas al Magnifico Pietro Salazar. Il comune è stato istituito il 13 luglio 1988 con la località omonima staccata dal comune di Giba. Tra gli edifici di particolare valore storico-architettonico si segnalano: la chiesa della Beata Vergine della Neve, risalente alla metà del 1800; il “Villino Salazar”, anch'esso del 1800. Sul territorio comunale sono presenti, inoltre, ritrovamenti archeologici di domus de janas.
Economia
È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi e uva e con l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da piccole imprese che operano nei comparti dell'industria meccanica e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Manca la farmacia.
Relazioni
Inserita negli itinerari dell'agriturismo cagliaritano, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i genuini piatti della sua cucina, godere delle bellezze dell'ambiente naturale ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. La felice posizione geografica consente, inoltre, di raggiungere in breve tempo la bellissima costa bagnata dal limpidissimo mar di Sardegna e ammirare le dune di sabbia e gli interessanti siti archeologici sparsi nell'area. Varie sono le manifestazioni folcloristiche, tra cui si segnala: la sagra agroalimentare dell'allevatore, ad agosto. La festa patronale, dedicata alla Beata Vergine della Neve, si celebra il 5 agosto.
Località
- Popolazione 869
- Lat 39° 4' 30,10'' 39.07502778
- Long 8° 39' 57,90'' 8.66608333
- CAP 09010
- Prefisso 0781
- Codice ISTAT 107015
- Codice Catasto M291
- Altitudine slm 66 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/12 al 31/03 per 8 ore/giorno B/844 - Superficie 14 Km2
- Densità 62,07 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:22
- Tramonto 17:56