Descrizione

Comune collinare di età antica ma di assetto chiaramente medievale, raccolto sulla sommità di un rilievo roccioso da cui sembrano affiorare i giganteschi ruderi di un castello normanno; le sue principali risorse economiche sono le attività rurali e artigianali di vecchia data, nonché il nascente turismo estivo. Più dei due terzi dei torresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiede nel popoloso capoluogo comunale e nella località di Castel Ruggero; la parte restante della comunità si è distribuita nel minuscolo aggregato urbano di Calleo e in un discreto numero di abitazioni sparse nell'agro comunale. L'abitato, esteso lungo la strada statale Tirrena Inferiore, domina a perdita d'occhio la fuga di morbidi rilievi che separano le valli dei fiumi Mingardo e Bussento. Notevoli estensioni di macchia mediterranea, boschi cedui e aree coltivate conferiscono al paesaggio movimento e note variegate di colore. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due orsi disposti l'uno di fronte all'altro ai lati di una torre d'argento; quest'ultima, fondata su una verde campagna e merlata, è sormontata dalla Madonna con il Bambino avvolta da una nube e accompagnata da due puttini.  

Comune collinare di età antica ma di assetto chiaramente medievale, raccolto sulla sommità di un rilievo roccioso da cui sembrano affiorare i giganteschi ruderi di un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a>; le sue principali risorse economiche sono le attività rurali e artigianali di vecchia data, nonché il nascente turismo estivo. Più dei due terzi dei torresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiede nel popoloso capoluogo comunale e nella località di Castel Ruggero; la parte restante della comunità si è distribuita nel minuscolo aggregato urbano di Calleo e in un discreto numero di abitazioni sparse nell'agro comunale. L'abitato, esteso lungo la strada statale Tirrena Inferiore, domina a perdita d'occhio la fuga di morbidi rilievi che separano le valli dei fiumi Mingardo e Bussento. Notevoli estensioni di macchia mediterranea, boschi cedui e aree coltivate conferiscono al paesaggio movimento e note variegate di colore. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due orsi disposti l'uno di fronte all'altro ai lati di una torre d'argento; quest'ultima, fondata su una verde campagna e merlata, è sormontata dalla Madonna con il Bambino avvolta da una nube e accompagnata da due puttini.  

Storia

Culla di diverse civiltà, riflette nella sua vicenda storica la fusione della cultura latino-normanna con quella bizantina. Secondo lo storico latino Plinio il Vecchio la fondazione del più antico insediamento, la cui denominazione è composta dal latino TURRIS 'torre' e da un derivato dello zoonimo orso, si deve al leggendario popolo degli ursentani; questo nucleo abitativo, ubicato poco a nord dell'attuale capoluogo comunale, intrattenne nell'antichità floridi rapporti commerciali, collocandosi lungo l'itinerario preferenziale che collegavano le coste dello Ionio con il porto di PIXUNTE. Le origini dell'attuale abitato quale borgo fortificato d'altura sono confermate, oltre che dal toponimo, dalle due principali testimonianze storico-architettoniche del comprensorio: la torre campanaria, fatta edificare nel 1031 dai vescovi di Policastro per sfuggire alle incursioni saracene frequenti sulla costa, e ciò che sopravvive del castello medievale, voluto da Ruggero II il Normanno, che dal maniero dirigeva le operazioni militari contro il conte di Laurito.  

Culla di diverse civiltà, riflette nella sua vicenda storica la fusione della cultura latino-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNA'>normanna</a> con quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>. Secondo lo storico latino Plinio il Vecchio la fondazione del più antico insediamento, la cui denominazione è composta dal latino TURRIS 'torre' e da un derivato dello zoonimo orso, si deve al leggendario popolo degli ursentani; questo nucleo abitativo, ubicato poco a nord dell'attuale capoluogo comunale, intrattenne nell'antichità floridi rapporti commerciali, collocandosi lungo l'itinerario preferenziale che collegavano le coste dello Ionio con il porto di PIXUNTE. Le origini dell'attuale abitato quale borgo fortificato d'altura sono confermate, oltre che dal toponimo, dalle due principali testimonianze storico-architettoniche del comprensorio: la torre campanaria, fatta edificare nel 1031 dai vescovi di Policastro per sfuggire alle incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENE'>saracene</a> frequenti sulla costa, e ciò che sopravvive del castello medievale, voluto da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=RUGGEROIIILNORMANNO'>Ruggero II il Normanno</a>, che dal maniero dirigeva le operazioni militari contro il conte di Laurito.  

Economia

L'artigianato locale, nutrito di sapienza antica, testimonia il grande valore attribuito dalla comunità torrese alle proprie tradizioni, che non precludono una certa apertura alle novità e agli stimoli provenienti dall'esterno. L'agricoltura, minata da una crisi profonda e progressiva, rimane un'insostituibile fonte d'indotto, puntando sulle coltivazioni tipiche del Cilento (cereali, olive, uva da vino e frutta); l'industria è connotata dalla dimensione artigianale delle imprese, il commercio appare adeguato alle esigenze della comunità e i servizi cominciano a intravedere le numerose possibilità di sviluppo legate alla valorizzazione delle risorse ambientali. Il sistema delle infrastrutture sociali è abbastanza articolato: il comune dispone, oltre che degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole per l'istruzione obbligatoria e di un istituto magistrale, di una biblioteca comunale e del centro residenziale di Villaggio Bussento, che costituisce il perno dell'apparato ricettivo; un poliambulatorio, un presidio di guardia medica e un consultorio materno-infantile danno una risposta abbastanza soddisfacente ai problemi di ordine sanitario.  

L'artigianato locale, nutrito di sapienza antica, testimonia il grande valore attribuito dalla comunità torrese alle proprie tradizioni, che non precludono una certa apertura alle novità e agli stimoli provenienti dall'esterno. L'agricoltura, minata da una crisi profonda e progressiva, rimane un'insostituibile fonte d'indotto, puntando sulle coltivazioni tipiche del Cilento (cereali, olive, uva da vino e frutta); l'industria è connotata dalla dimensione artigianale delle imprese, il commercio appare adeguato alle esigenze della comunità e i servizi cominciano a intravedere le numerose possibilità di sviluppo legate alla valorizzazione delle risorse ambientali. Il sistema delle infrastrutture sociali è abbastanza articolato: il comune dispone, oltre che degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole per l'istruzione obbligatoria e di un istituto magistrale, di una biblioteca comunale e del centro residenziale di Villaggio Bussento, che costituisce il perno dell'apparato ricettivo; un poliambulatorio, un presidio di guardia medica e un consultorio materno-infantile danno una risposta abbastanza soddisfacente ai problemi di ordine sanitario.  

Relazioni

Le primavere e le estati torresi sono un susseguirsi di feste religiose, fiere e manifestazioni folcloristiche -di grande risonanza il concorso nazionale pianistico che si svolge dal 27 aprile al primo maggio e la manifestazione "Ugoletta d'oro", dall'8 al 9 agosto-. La sagra della soppressata, in agosto, esprime tutto il calore dei torresi e contribuisce a perpetuare una prestigiosa tradizione locale, la lavorazione artigianale della carne suina. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Le primavere e le estati torresi sono un susseguirsi di feste religiose, fiere e manifestazioni folcloristiche -di grande risonanza il concorso nazionale pianistico che si svolge dal 27 aprile al primo maggio e la manifestazione "Ugoletta d'oro", dall'8 al 9 agosto-. La sagra della soppressata, in agosto, esprime tutto il calore dei torresi e contribuisce a perpetuare una prestigiosa tradizione locale, la lavorazione artigianale della carne suina. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Località

Calleo, Castelruggero, Cerreto Secondo

Calleo, Castelruggero, Cerreto Secondo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Torre Orsaia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.