
Descrizione
Piccola comunità di collina risalente ad epoca antica; le sue risorse economiche sono rappresentate dalle attività rurali e dalle prestazioni professionali e impiegatizie esercitate da una parte dei romagnanesi nei comuni limitrofi. La comunità, il cui indice di vecchiaia risulta particolarmente elevato, vive per lo più concentrata nella località di Palazzo e nel capoluogo comunale; quest'ultimo è allungato sulla linea di crinale di uno sperone roccioso e domina il fondovalle del torrente Platano, che scorre incassato fra ripide pareti; nei pressi dell'abitato il corso d'acqua ha eroso la roccia dando vita a profondi e caratteristici valloni. Il territorio comunale presenta una morfologia varia: gli appezzamenti coltivati sono concentrati nella parte settentrionale del comprensorio comunale mentre in quella sud-occidentale, più accidentata, prende il sopravvento una folta vegetazione, costituita da boschi cedui e fustaie di resinose, oltre che da querce e cerri misti a carpini bianchi e neri. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una fascia azzurra attraversata da un albero di olivo, fondato a sua volta su un monte all'italiana a tre cime.
Storia
Il toponimo è una formazione prediale dal personale latino ROMANUS con l'aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. L'origine antica dell'abitato è provata da tracce di una civiltà italica ma le prime notizie certe risalgono soltanto al XII secolo. Alla guida del feudo si posero la famiglia Lamagna fino alla metà del XVIII secolo e i Torelli di Buccino, che esercitarono la loro giurisdizione fino alla soppressione della feudalità. In seguito il brigantaggio ebbe una larga diffusione: proprio qui fu preso e ucciso dai francesi il famoso brigante Paterna. Il sisma del 1980 ha causato lutti e rovine, costringendo i romagnanesi a ricostruire il paese a 3 chilometri dall'antico borgo, completamente abbandonato, dove ancora si possono ammirare case con volte e archi in pietra. Grande importanza storica rivestono i resti di mura megalitiche presenti nel vecchio abitato, attribuite alla mitica e non ben identificata civiltà pelasgica. L'andamento demografico ha visto negli anni Settanta un arresto dell'esodo della forza lavoro locale e un deciso ripopolamento. Il saldo degli anni Ottanta è stato comunque negativo.
Economia
La comunità è molto legata al patrimonio delle proprie tradizioni e poco reattiva alle sollecitazioni della modernità. L'agricoltura e la pastorizia hanno fatto registrare una netta contrazione delle superfici utilizzate e un marcato disinteresse da parte delle nuove generazioni ma rappresentano ancora un valido sbocco lavorativo per una larga parte dei romagnanesi; si producono cereali, uva da vino e olive -a partire dal 1985 le operazioni di potatura e raccolta sono state completamente meccanizzate, migliorando la qualità e l'entità del prodotto-; nessuna iniziativa imprenditoriale di rilievo ha attecchito nel settore dell'industria, il commercio è pressoché circoscritto alla distribuzione di prodotti alimentari e i servizi lamentano l'assenza dell'intermediazione finanziaria. Le lacune del sistema delle infrastrutture hanno, com'è facile capire, ripercussioni negative sul debole apparato produttivo. Il comune possiede unicamente una scuola elementare ed è privo di strutture culturali; non ha ancora trovato la via del riscatto attraverso il turismo ecologico e difetta pertanto di strutture ricettive; l'incisiva presenza di una farmacia fa fronte alle basilari esigenze sanitarie dei romagnanesi.
Relazioni
La natura ancora incontaminata è fonte di fascino e di attrattive poco valorizzate. Al patrimonio boschivo già esistente si sono aggiunte conifere e latifoglie impiantate con interventi di rimboschimento in varie località del territorio comunale (Carpenino, Chialandrea, Costa, Mancosa, Pian di Pede, San Martino e Serra la Guardia); è qui che si può ancora apprezzare la presenza di diverse specie faunistiche, quali la poiana, il tasso e la volpe, e di piante aromatiche, come l'anice e la salvia. Suggestivi i corsi dei fiumi Platano e Bianco, caratterizzati da una folta vegetazione spondale ed abitati da varie specie ittiche (anguilla, cavedano e trota). La Patrona, la Madonna del Carmine, si festeggia l'ultima domenica di luglio.
Località
Palazzo, Scalo Romagnano
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Romagnano al Monte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 368
- Lat 40° 37' 38,88'' 40.62746667
- Long 15° 27' 25,78'' 15.45716111
- CAP 84020
- Prefisso 0828
- Codice ISTAT 065110
- Codice Catasto H503
- Altitudine slm 635 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/2083 - Superficie 9.67 Km2
- Densità 38,06 ab/Km2
- Sismicità Zona 1
- Alba 07:02
- Tramonto 17:21
- Concetta Tortoriello
- Piazza Della Liberta'
- 84020 (SA) Campania
- comunediromagnano@asmepec.it
- www.comune.romagnanoalmonte.sa.it
- 82002010658
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