Descrizione

Centro di pianura di origine imprecisata, sorretto dall'agricoltura, strettamente legata al settore industriale e commerciale. I rocchesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nella località di Casali-San Potito e nel capoluogo comunale; quest'ultimo si è esteso lungo le vie di comunicazione fino a fondersi con la limitrofa Nocera Superiore. Il territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa nel comune di Castel San Giorgio, presenta un profilo geometrico vario e un paesaggio piuttosto movimentato: nella parte sud-orientale del comprensorio prospera una lussureggiante vegetazione di resinose e latifoglie, in quella occidentale si addensano le sedi umane e i seminativi. Dalla sommità del colle su cui si erge il monumentale castello medievale lo sguardo abbraccia il golfo di Napoli, quello di Salerno, la piana del fiume Sarno e il vulcano Vesuvio. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello attraversato da una fascia verde.  

Centro di pianura di origine imprecisata, sorretto dall'agricoltura, strettamente legata al settore industriale e commerciale. I rocchesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nella località di Casali-San Potito e nel capoluogo comunale; quest'ultimo si è esteso lungo le vie di comunicazione fino a fondersi con la limitrofa Nocera Superiore. Il territorio comunale, che possiede un'isola amministrativa nel comune di Castel San Giorgio, presenta un profilo geometrico vario e un paesaggio piuttosto movimentato: nella parte sud-orientale del comprensorio prospera una lussureggiante vegetazione di resinose e latifoglie, in quella occidentale si addensano le sedi umane e i seminativi. Dalla sommità del colle su cui si erge il monumentale castello medievale lo sguardo abbraccia il golfo di Napoli, quello di Salerno, la piana del fiume Sarno e il vulcano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=VESUVIO'>Vesuvio</a>. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello attraversato da una fascia verde.  

Storia

Il toponimo, citato nel Catalogus Baronum, è formato da "rocca", ovvero 'luogo fortificato', con l'aggiunta della specificazione "a piè' di monte". Piuttosto scarne risultano le notizie circa le origini dell'abitato: il borgo primitivo sorse come aggregazione di coloni e maestranze nelle immediate vicinanze del monastero di Materdomini; sulla sommità della collina dominante il piccolo aggregato di abitazioni, preesisteva un castello che era stato edificato nel VII secolo e che venne assediato dai saraceni nel IX; nel Settecento, infine, la giurisdizione sui luoghi passò all'illustre famiglia Ravaschieri. Devastanti sono stati gli effetti del sisma del 1980: dell'originario patrimonio architettonico sopravvive il solo castello medievale, che porta il nome dell'ultima famiglia che lo ha posseduto, quella dei Ravaschieri. La popolazione residente ha fatto registrare nel corso degli ultimi decenni un piccolo ma costante aumento.

Il toponimo, citato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>, è formato da "rocca", ovvero 'luogo fortificato', con l'aggiunta della specificazione "a piè' di monte". Piuttosto scarne risultano le notizie circa le origini dell'abitato: il borgo primitivo sorse come aggregazione di coloni e maestranze nelle immediate vicinanze del monastero di Materdomini; sulla sommità della collina dominante il piccolo aggregato di abitazioni, preesisteva un castello che era stato edificato nel VII secolo e che venne assediato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENI'>saraceni</a> nel IX; nel Settecento, infine, la giurisdizione sui luoghi passò all'illustre famiglia Ravaschieri. Devastanti sono stati gli effetti del sisma del 1980: dell'originario patrimonio architettonico sopravvive il solo castello medievale, che porta il nome dell'ultima famiglia che lo ha posseduto, quella dei Ravaschieri. La popolazione residente ha fatto registrare nel corso degli ultimi decenni un piccolo ma costante aumento.

Economia

Una moderata apertura agli stimoli esterni permette alla comunità di conservare le proprie tradizioni e ritmi di vita essenzialmente tranquilli. L'agricoltura svolge ancora oggi un ruolo primario nell'ambito delle attività economiche, grazie alla qualità dei suoi prodotti (ortaggi, cereali, frutta, patate e fagioli), all'abbondanza dei raccolti e al forte legame con gli altri settori produttivi; l'apparato industriale è composto da imprese per la lavorazione del ferro, dell'alluminio e delle materie plastiche, nonché per la produzione di contenitori in polistirolo e di imballaggi, mentre il commercio si occupa prevalentemente della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli. Nel quadro delle infrastrutture spicca la ricchezza del settore genericamente culturale, che annovera un liceo scientifico, un ricco museo archeologico allestito nel castello Ravaschieri, emittenti radiofoniche e televisive. Il comune, sede di ordinari uffici municipali e postali, è tuttavia piuttosto carente di strutture ricettive mentre l'assistenza sanitaria può contare su una notevole gamma di strutture qualificate (un ospedale psichiatrico, un presidio di guardia medica, un consultorio familiare, un centro di riabilitazione, ambulatori e laboratori privati accreditati).

Una moderata apertura agli stimoli esterni permette alla comunità di conservare le proprie tradizioni e ritmi di vita essenzialmente tranquilli. L'agricoltura svolge ancora oggi un ruolo primario nell'ambito delle attività economiche, grazie alla qualità dei suoi prodotti (ortaggi, cereali, frutta, patate e fagioli), all'abbondanza dei raccolti e al forte legame con gli altri settori produttivi; l'apparato industriale è composto da imprese per la lavorazione del ferro, dell'alluminio e delle materie plastiche, nonché per la produzione di contenitori in polistirolo e di imballaggi, mentre il commercio si occupa prevalentemente della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli. Nel quadro delle infrastrutture spicca la ricchezza del settore genericamente culturale, che annovera un liceo scientifico, un ricco museo archeologico allestito nel castello Ravaschieri, emittenti radiofoniche e televisive. Il comune, sede di ordinari uffici municipali e postali, è tuttavia piuttosto carente di strutture ricettive mentre l'assistenza sanitaria può contare su una notevole gamma di strutture qualificate (un ospedale psichiatrico, un presidio di guardia medica, un consultorio familiare, un centro di riabilitazione, ambulatori e laboratori privati accreditati).

Relazioni

La tranquillità dei luoghi e la bellezza della natura la rendono una piacevole meta di passeggiate e soggiorni rilassanti, lontano dalla congestione delle aree urbanizzate. Un discreto richiamo è esercitato inoltre dalle manifestazioni ricreative, gastronomiche e religiose organizzate durante l'anno e particolarmente intensi sono i rapporti economici che legano la comunità con i dinamici centri dell'agro sarnese-nocerino. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

La tranquillità dei luoghi e la bellezza della natura la rendono una piacevole meta di passeggiate e soggiorni rilassanti, lontano dalla congestione delle aree urbanizzate. Un discreto richiamo è esercitato inoltre dalle manifestazioni ricreative, gastronomiche e religiose organizzate durante l'anno e particolarmente intensi sono i rapporti economici che legano la comunità con i dinamici centri dell'agro sarnese-nocerino. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Località

Casali-San Potito, Spilata

Casali-San Potito, Spilata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roccapiemonte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.