
Descrizione
Comune di antichissima origine, classificato collinare, sorretto dalle attività rurali, in contrazione, e dal modesto indotto del turismo ecologico. La maggior parte dei rocchettani o rocchesani, con un indice di vecchiaia nella media, ha comunque scelto di risiedere nella località di Acquavena e nel capoluogo comunale il quale, addossato a uno sperone roccioso e scaglionato sul suo pendio con grande effetto scenografico, attraversa una fase di sensibile espansione edilizia. Il comprensorio comunale possiede un'isola amministrativa fra i comuni di Rofrano e Alfano e presenta un profilo geometrico molto irregolare: frange di media e alta collina, rivestite da un fitto intreccio di specie arboree e arbustive tipiche della macchia mediterranea, fanno da anticamera alla montagna vera e propria, su cui dilagano querce, lecci e ontani. L'alveo del fiume Mingardo incide il fronte montuoso e collinare introducendo un elemento di frattura nell'andamento plano-altimetrico del territorio.
Storia
Il toponimo, menzionato nel Catalogus Baronum, è composto dal sostantivo rocca e dall'aggettivo gloriosa, che si riferisce a un'immagine della Madonna conservata nella cappella del castello. Il territorio, popolato fin dall'età del bronzo, conobbe l'avvento delle genti lucane nel V-IV secolo a.C., come testimoniano le necropoli e le abitazioni di quel periodo rinvenute nel circondario. Favorito dalla posizione invidiabile, che consentiva il controllo visivo del golfo di Policastro e delle valli dei fiumi Bussento e Mingardo, l'abitato stabilì contatti commerciali con gli insediamenti greci e lucani della costa tirrenica. Notizie certe del borgo si hanno a partire dal Duecento, quando Ruggero d'Apolla prima e Matteo Mansella poi furono nominati castellani di Roccagloriosa. In seguito passò ai Sanseverino, ai Carafa (1501), ai Capece e ai D'Afflitto. Ammirando il centro storico lo sguardo si sofferma sui ruderi del castello, con la cappella dedicata alla Vergine Gloriosa. Percorrendo i vicoli e le piazzette ci si imbatte nelle chiese di Santa Maria la Greca, costruita intorno al 700 d.C., di San Giovanni Battista e di San Nicola di Bari, autentici gioielli rinascimentali, e nel monastero di San Mercurio Fuori le Mura. Fra le abitazioni nobiliari primeggiano i due palazzi seicenteschi De Curtis e Balbi.
Economia
Le attività agricole e zootecniche, benché in forte contrazione, impegnano ancora una larga fetta della popolazione attiva con la coltivazione di olive, uva da vino, frumento e frutta, oltre che con l'allevamento di ovini, bovini e suini; l'industria, particolarmente vivace nei comparti delle costruzioni, dei materiali edili e della trasformazione dei prodotti agricoli, è riconducibile al modello artigianale per dimensioni aziendali; nel terziario si contrappongono due opposte tendenze: da una parte il coinvolgimento di sempre maggiori energie nella valorizzazione delle risorse ambientali, dall'altra una certo ritardo di sviluppo che agisce da deterrente dell'entusiasmo dei giovani. Nel comune sono presenti gli ordinari uffici municipali e postali, scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, un antiquarium comunale e le basilari strutture sanitarie (una farmacia, il servizio di guardia medica e un laboratorio privato accreditato); l'apparato ricettivo difetta di alberghi.
Relazioni
La straordinaria varietà della flora, della fauna e degli ambienti naturali determina un cospicuo movimento turistico. Nella prima metà di agosto si possono gustare ottime salsicce e cavatelli in occasione delle sagre dedicate a queste specialità locali, mentre le feste di San Nicola (9 maggio), di Sant'Antonio (prima domenica d'agosto) e della Madonna Potentissima (8 settembre) sono attese occasioni di ritrovo all'insegna del raccoglimento e della preghiera. Suggestiva è la processione al Calvario che si svolge il Sabato Santo, durante la quale due cortei, partiti uno dalla chiesa di San Giovanni Battista e l'altro da quella di San Nicola, dopo aver percorso separatamente le strade del paese, arrivano a incontrarsi nel luogo più alto, detto il calvario, accompagnati dal suono di strumenti tradizionali in legno. Il Patrono San Giovanni Battista si festeggia il 24 giugno.
Località
Acquavena, Filosa, Orto Santoro, San Martino
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roccagloriosa rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.722
- Lat 40° 6' 32,1'' 40.10889167
- Long 15° 25' 45,73'' 15.42936944
- CAP 84060
- Prefisso 0974
- Codice ISTAT 065107
- Codice Catasto H412
- Altitudine slm 430 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1582 - Superficie 42.32 Km2
- Densità 40,69 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:01
- Tramonto 17:22
- Giuseppe Balbi
- Via San Cataldo
- 84060 (SA) Campania
- protocollo.roccagloriosa@asmepec.it
- segretario.roccagloriosa@asmepec.it
- ragioneria.roccagloriosa@asmepec.it
- utc.roccagloriosa@asmepec.it
- anagrafe.roccagloriosa@asmepec.it
- www.comune.roccagloriosa.sa.it
- 84001770654
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