Descrizione
Comune di età medievale esteso sulla cresta di un colle; le attività rurali rappresentano il pilastro della sua economia, come in buona parte dell'entroterra cilentano. La comunità dei peritesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, è concentrata quasi per intero nella località di Ostigliano e nel capoluogo comunale, dalla caratteristica forma allungata dovuta alla morfologia del sito; di scarsa rilevanza è invece la fetta di popolazione che si è distribuita nel piccolissimo aggregato urbano di Sant'Angelo e in casolari sparsi. Il territorio comunale, classificato collinare, si presenta vario ma privo di asprezza. Il corso del fiume Alento descrive in questo tratto un'ampia curva, costeggiando rilievi di media e alta collina punteggiati da oasi di macchia mediterranea, da colture arboree e da seminativi nelle zone più favorevoli all'opera dell'uomo. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato": nella parte superiore, azzurra, è raffigurata una volpe che fissa un sole; nella parte inferiore si alternano due fasce nere, ciascuna con una stella d'argento a sei raggi, e due fasce argentate.
Storia
Il toponimo deriva dal latino PIRUS 'pero', con l'aggiunta del suffisso collettivo -ETUM. Iil borgo appartenne alla famiglia Guarino fino all'anno 1847, quando re Ferrante d'Aragona lo avocò per mancanza di eredi e lo rivendette per mille ducati; nel 1542 fu assegnato ai Montenapoleone. Una fonte documentaria del 1546 riferisce della concessione del feudo a Barnaba Pinto da parte del viceré di Napoli, mentre da protocolli notarili si evince la sua appartenenza ai De Bellis per quasi tutto il Settecento. Il comune, che partecipò attivamente ai moti risorgimentali durante i quali furono catturati i coraggiosi fratelli Capozzoli, ha ottenuto l'autonomia amministrativa nell'anno 1861. La località di Ostigliano, aggregata al capoluogo comunale in quella data, appartenne a varie famiglie, tra cui i Carafa, i Monteleone, gli Zaratta e i Pasca; dal 1774 al 1804 risulta possedimento dei Cirdulli. Il patrimonio architettonico locale conserva importanti vestigia monumentali: meritano una speciale menzione le maestose chiese quattrocentesche di San Nicola e di San Giovanni Battista -quest'ultima in località Ostigliano-.
Economia
Il sano attaccamento ai valori della tradizione, unito ai ritmi di vita lenti e pacati tipici delle civiltà contadine, è il carattere peculiare di questa comunità. Circa un terzo della popolazione attiva è dedita all'agricoltura -si coltivano olive, uva da vino, fichi, ortaggi e cereali-, che continua a rappresentare una cospicua fonte d'indotto insieme alla zootecnia; prova ne sia l'eccellente gastronomia, che tra le tante specialità annovera i "panzarotti", sfoglie di pasta di farina di grano duro ripiene di ricotta e carne, e i "mugliatieddi", involtini di interiora di capretto farcite con prezzemolo, formaggio e aglio. L'industria è praticamente assente e il commercio andrebbe potenziato insieme al sistema delle infrastrutture e dei servizi, in vista dei possibili sviluppi del turismo ecologico. Il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, scuole d'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una casa-famiglia per anziani, un presidio di guardia medica e una farmacia; è privo di strutture per il soggiorno.
Relazioni
Il forte richiamo che questo comune esercita sugli amanti della natura deriva principalmente dalla fama dei suoi boschi e delle sue riserve di macchia mediterranea (Selva dei Santi e Lufrone), regno di una ricca avifauna (beccacce, colombacci, merli e tortore). Anche alcune manifestazioni -caratteristiche la "Festa del bosco" (prima metà d'agosto) e "Vasci, portune e pertose", che si tiene nella frazione di Ostigliano dall'11 al 15 agosto- tendono al complessivo sforzo di valorizzazione dell'economia rurale e della cucina tradizionale cilentana. Il Patrono San Nicola si festeggia il primo agosto.
Località
Ostigliano
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Perito rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 931
- Lat 40° 17' 51,50'' 40.29763889
- Long 15° 8' 50,23'' 15.14728611
- CAP 84060
- Prefisso 0974
- Codice ISTAT 065092
- Codice Catasto G455
- Altitudine slm 465 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1626 - Superficie 23.77 Km2
- Densità 39,17 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:22
- Tramonto 16:57
- Carlo Cirillo
- Viale Europa 14
- 84060 (SA) Campania
- sociali.perito@asmepec.it
- car.cirillo@gmail.com
- demografici.perito@asmepec.it
- www.comune.perito.sa.it
- 84000990659