Descrizione

Centro probabilmente di antica origine, dominato dalla mole di un castello longobardo; è riuscito a sviluppare armonicamente tutti i settori produttivi e vanta un artigianato del legno di antica e nobile tradizione. I palomontesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si sono distribuiti su tutto il territorio comunale, cosicché le sedi umane appaiono diffuse e sparpagliate e gli unici raggruppamenti di rilievo sono costituiti dalle località di Bivio e Perrazze e dalla baraccopoli di Valle; il minuscolo capoluogo comunale, poco compatto, presenta un'irregolare distribuzione delle case lungo la fascia perimetrale, dove ancora sopravvivono lembi delle antiche opere di fortificazione, e domina a perdita d'occhio la valle del fiume Sele. Nel profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, si evidenziano modesti rilievi degradanti verso il fondovalle del fiume Tanagro a sud-est e del Sele a oriente; nella zona del capoluogo comunale abbondano i boschi cedui e le fustaie di resinose, carpini, cerri e querce. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati tre verdi colli all'italiana fondati sul mare azzurro increspato da onde d'argento; ciascun colle sorregge una croce latina; l'immagine è sormontata dalla scritta PALO in lettere azzurre.  

Centro probabilmente di antica origine, dominato dalla mole di un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>; è riuscito a sviluppare armonicamente tutti i settori produttivi e vanta un artigianato del legno di antica e nobile tradizione. I palomontesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si sono distribuiti su tutto il territorio comunale, cosicché le sedi umane appaiono diffuse e sparpagliate e gli unici raggruppamenti di rilievo sono costituiti dalle località di Bivio e Perrazze e dalla baraccopoli di Valle; il minuscolo capoluogo comunale, poco compatto, presenta un'irregolare distribuzione delle case lungo la fascia perimetrale, dove ancora sopravvivono lembi delle antiche opere di fortificazione, e domina a perdita d'occhio la valle del fiume Sele. Nel profilo geometrico del territorio comunale, classificato collinare, si evidenziano modesti rilievi degradanti verso il fondovalle del fiume Tanagro a sud-est e del Sele a oriente; nella zona del capoluogo comunale abbondano i boschi cedui e le fustaie di resinose, carpini, cerri e querce. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati tre verdi colli all'italiana fondati sul mare azzurro increspato da onde d'argento; ciascun colle sorregge una croce latina; l'immagine è sormontata dalla scritta PALO in lettere azzurre.  

Storia

Il toponimo, che fino al 1862 fu semplicemente Palo, ha origine incerta: potrebbe essere ricondotto a una base prelatina PALA 'altura, monte' oppure al latino PALUS 'palo'. Secondo alcuni studiosi il territorio comunale ospitò l'antica città di Numistrone, ricordata da Plinio e da Plutarco, e durante le guerre puniche fu teatro della battaglia tra i cartaginesi e il console romano Marcello. Nell'alto Medioevo il borgo fu dotato dai longobardi di opere di fortificazione e successivamente fu assoggettato dai principi di Venosa; dal XVII secolo fino all'eversione dei diritti feudali appartenne ai Parisano da Tolentino. Con l'unificazione d'Italia si scatenarono forti sentimenti anti-piemontesi che prima originarono sommosse represse con la forza e poi alimentarono i gravi fenomeni del brigantaggio e dell'emigrazione. I resti di tombe di epoca preromana e le rovine di una villa o di un tempio di età romana testimoniano l'antichità del popolamento; meritano inoltre una particolare sottolineatura: l'antico santuario della Madonna di Sperlonga (VII-VIII secolo), con affreschi bizantini; la chiesa madre intitolata alla Santa Croce, di epoca aragonese ma con facciata settecentesca; il convento dei cappuccini, iniziato nel 1582 e ultimato nel 1602; la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, del XVI secolo, e il castello longobardo che dalla sommità del colle su cui sorge l'antico abitato domina la valle del Sele fino al mare, guardando a sud verso il massiccio degli Alburni.  

Il toponimo, che fino al 1862 fu semplicemente Palo, ha origine incerta: potrebbe essere ricondotto a una base prelatina PALA 'altura, monte' oppure al latino PALUS 'palo'. Secondo alcuni studiosi il territorio comunale ospitò l'antica città di Numistrone, ricordata da Plinio e da Plutarco, e durante le guerre puniche fu teatro della battaglia tra i cartaginesi e il console romano Marcello. Nell'alto Medioevo il borgo fu dotato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> di opere di fortificazione e successivamente fu assoggettato dai principi di Venosa; dal XVII secolo fino all'eversione dei diritti feudali appartenne ai Parisano da Tolentino. Con l'unificazione d'Italia si scatenarono forti sentimenti anti-piemontesi che prima originarono sommosse represse con la forza e poi alimentarono i gravi fenomeni del brigantaggio e dell'emigrazione. I resti di tombe di epoca preromana e le rovine di una villa o di un tempio di età romana testimoniano l'antichità del popolamento; meritano inoltre una particolare sottolineatura: l'antico santuario della Madonna di Sperlonga (VII-VIII secolo), con affreschi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>; la chiesa madre intitolata alla Santa Croce, di epoca aragonese ma con facciata settecentesca; il convento dei cappuccini, iniziato nel 1582 e ultimato nel 1602; la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, del XVI secolo, e il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> che dalla sommità del colle su cui sorge l'antico abitato domina la valle del Sele fino al mare, guardando a sud verso il massiccio degli Alburni.  

Economia

L'agricoltura resta il pilastro dell'economia locale -si coltivano frumento, mais, arance, mele, olive, uva da vino e tabacco- ma le iniziative imprenditoriali, concentrate in una zona industriale, spaziano ormai dal settore alimentare, diretto principalmente alla trasformazione dei prodotti agricoli, a quello edile e metalmeccanico; nell'ambito del terziario il commercio è adeguato alle esigenze della comunità. Il panorama delle infrastrutture è in grado di soddisfare le basilari richieste della comunità. Il comune dispone di ordinari uffici municipali e postali, di una casa di riposo e di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; la presenza di una biblioteca comunale e di una radio privata sono inoltre un chiaro segnale del bisogno di crescita intellettuale delle nuove generazioni; da potenziare le strutture ricettive e sanitarie: mancano gli alberghi e in materia di salute è assicurata solo l'assistenza farmaceutica.  

L'agricoltura resta il pilastro dell'economia locale -si coltivano frumento, mais, arance, mele, olive, uva da vino e tabacco- ma le iniziative imprenditoriali, concentrate in una zona industriale, spaziano ormai dal settore alimentare, diretto principalmente alla trasformazione dei prodotti agricoli, a quello edile e metalmeccanico; nell'ambito del terziario il commercio è adeguato alle esigenze della comunità. Il panorama delle infrastrutture è in grado di soddisfare le basilari richieste della comunità. Il comune dispone di ordinari uffici municipali e postali, di una casa di riposo e di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; la presenza di una biblioteca comunale e di una radio privata sono inoltre un chiaro segnale del bisogno di crescita intellettuale delle nuove generazioni; da potenziare le strutture ricettive e sanitarie: mancano gli alberghi e in materia di salute è assicurata solo l'assistenza farmaceutica.  

Relazioni

Il ricco patrimonio architettonico e la natura per larga parte ancora incontaminata richiamano il turista che vuole unire la cura dello spirito al bisogno di pace e relax -questi sono offerti in abbondanza dai boschi in località Temponi, Monte Tre Croci e Scorzo Filitello, dove vivono specie faunistiche e floristiche particolari (falco pellegrino, garofano selvatico e diverse essenze officinali)-. In località Archetto le acque del torrente Vonghia effettuano un salto di circa 100 metri, creando fragorose cascate assai note nel circondario. Tra le numerose manifestazioni organizzate dalla comunità, le più apprezzate sono il festival canoro che si tiene nel mese di agosto e la sagra della fricassea e degli gnocchi, che coincide con la festività di ferragosto. Il Patrono San Biagio si celebra il 3 febbraio.

Il ricco patrimonio architettonico e la natura per larga parte ancora incontaminata richiamano il turista che vuole unire la cura dello spirito al bisogno di pace e relax -questi sono offerti in abbondanza dai boschi in località Temponi, Monte Tre Croci e Scorzo Filitello, dove vivono specie faunistiche e floristiche particolari (falco pellegrino, garofano selvatico e diverse essenze officinali)-. In località Archetto le acque del torrente Vonghia effettuano un salto di circa 100 metri, creando fragorose cascate assai note nel circondario. Tra le numerose manifestazioni organizzate dalla comunità, le più apprezzate sono il festival canoro che si tiene nel mese di agosto e la sagra della fricassea e degli gnocchi, che coincide con la festività di ferragosto. Il Patrono San Biagio si celebra il 3 febbraio.

Località

Bivio, Perrazze, Valle

Bivio, Perrazze, Valle

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palomonte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.