Descrizione

Comune di montagna sorto probabilmente in età molto antica e dominato dai poderosi resti di un castello normanno; vive quasi esclusivamente dei proventi dell'agricoltura, della silvicoltura e della zootecnia. Un certo numero di case sparse punteggia l'agro comunale, tuttavia la maggior parte dei lavianesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nell'agglomerato urbano di Campo Piano, prevalentemente costituito da prefabbricati successivi al sisma del 1980 e più popoloso dello stesso capoluogo comunale. Il comprensorio, delimitato a settentrione dal fiume Temete, è caratterizzato da forti oscillazioni altimetriche, che rendono il suo profilo geometrico vario e irregolare. L'abitato è protetto dalla mole solitaria e grandiosa del monte Eremita e risalta sullo sfondo verde cupo del manto boschivo; quest'ultimo, a sua volta, riflette la successione delle fasce altimetriche, essendo formato, a quote relativamente basse, da querce, castagni e resinose, in alto da secolari faggete.  

Comune di montagna sorto probabilmente in età molto antica e dominato dai poderosi resti di un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a>; vive quasi esclusivamente dei proventi dell'agricoltura, della silvicoltura e della zootecnia. Un certo numero di case sparse punteggia l'agro comunale, tuttavia la maggior parte dei lavianesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nell'agglomerato urbano di Campo Piano, prevalentemente costituito da prefabbricati successivi al sisma del 1980 e più popoloso dello stesso capoluogo comunale. Il comprensorio, delimitato a settentrione dal fiume Temete, è caratterizzato da forti oscillazioni altimetriche, che rendono il suo profilo geometrico vario e irregolare. L'abitato è protetto dalla mole solitaria e grandiosa del monte Eremita e risalta sullo sfondo verde cupo del manto boschivo; quest'ultimo, a sua volta, riflette la successione delle fasce altimetriche, essendo formato, a quote relativamente basse, da querce, castagni e resinose, in alto da secolari faggete.  

Storia

L'attuale toponimo, attestato nel Catalogus Baronum (1150-1168), è una formazione di tipo prediale, che molto probabilmente trae origine dal personale latino ABELLIO piuttosto che dal nome LAVIUS. Il più antico insediamento fu secondo alcuni l'ultimo villaggio degli ursentini, gente di stirpe sabina, e, come tutta l'alta valle del Sele, data la massiccia presenza di boschi, in epoca romana fu interessato da importanti attività produttive, quali la raccolta di legname per la costruzione di navi da guerra: a questo proposito è opportuno sottolineare l'esistenza di numerose testimonianze epigrafiche del culto silvano praticato dagli antichi abitanti del posto. Il borgo medievale appartenne a lungo alla famiglia D'Anna con il titolo di ducato. Nel centro storico e nei dintorni dell'abitato si ergono edifici di alto valore storico-architettonico: si segnalano in particolare la cappella di Santa Maria Assunta, nella quale in seguito al sisma del 1980 sono venuti alla luce notevoli affreschi, e il castello normanno, risalente forse al X secolo, con pianta trapezoidale e torrioni cilindrici agli angoli -esternamente si presenta in buone condizioni mentre all'interno è completamente diroccato-.        

L'attuale toponimo, attestato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168), è una formazione di tipo prediale, che molto probabilmente trae origine dal personale latino ABELLIO piuttosto che dal nome LAVIUS. Il più antico insediamento fu secondo alcuni l'ultimo villaggio degli ursentini, gente di stirpe sabina, e, come tutta l'alta valle del Sele, data la massiccia presenza di boschi, in epoca romana fu interessato da importanti attività produttive, quali la raccolta di legname per la costruzione di navi da guerra: a questo proposito è opportuno sottolineare l'esistenza di numerose testimonianze epigrafiche del culto silvano praticato dagli antichi abitanti del posto. Il borgo medievale appartenne a lungo alla famiglia D'Anna con il titolo di ducato. Nel centro storico e nei dintorni dell'abitato si ergono edifici di alto valore storico-architettonico: si segnalano in particolare la cappella di Santa Maria Assunta, nella quale in seguito al sisma del 1980 sono venuti alla luce notevoli affreschi, e il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a>, risalente forse al X secolo, con pianta trapezoidale e torrioni cilindrici agli angoli -esternamente si presenta in buone condizioni mentre all'interno è completamente diroccato-.        

Economia

  Il peso dell'agricoltura è in diminuzione, tuttavia una parte della popolazione attiva si dedica ancora con profitto e con rinnovati mezzi tecnici alla coltivazione di cereali, legumi, uva da vino e soprattutto olive, distinguendosi nell'offerta di prodotti agricoli biologici; a questi si affiancano le inesauribili risorse boschive e i pascoli naturali di alta collina e di montagna, che nutrono gli armenti di erbe aromatiche. L'industria s'identifica per lo più con le attività di trasformazione legate alla sfera rurale; il commercio, pur senza essere circoscritto ai beni di prima necessità, non è molto sviluppato e fra i servizi l'intermediazione finanziaria ha ancora un ruolo poco significativo. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una biblioteca comunale, risente dell'assenza di strutture per il soggiorno; abbastanza diversificate, invece, quelle attinenti all'assistenza sanitaria, che includono una farmacia, un ambulatorio pubblico, un presidio di guardia medica e un consultorio familiare.  

  Il peso dell'agricoltura è in diminuzione, tuttavia una parte della popolazione attiva si dedica ancora con profitto e con rinnovati mezzi tecnici alla coltivazione di cereali, legumi, uva da vino e soprattutto olive, distinguendosi nell'offerta di prodotti agricoli biologici; a questi si affiancano le inesauribili risorse boschive e i pascoli naturali di alta collina e di montagna, che nutrono gli armenti di erbe aromatiche. L'industria s'identifica per lo più con le attività di trasformazione legate alla sfera rurale; il commercio, pur senza essere circoscritto ai beni di prima necessità, non è molto sviluppato e fra i servizi l'intermediazione finanziaria ha ancora un ruolo poco significativo. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una biblioteca comunale, risente dell'assenza di strutture per il soggiorno; abbastanza diversificate, invece, quelle attinenti all'assistenza sanitaria, che includono una farmacia, un ambulatorio pubblico, un presidio di guardia medica e un consultorio familiare.  

Relazioni

Non è ancora una ricercata meta turistica e i suoi rapporti con i centri limitrofi sono motivati essenzialmente da una certa dipendenza dalle loro infrastrutture; tuttavia i boschi di Cerreta, Faito, Montagna Grande e Spagarino, popolati da lupi e cinghiali, e il fiume Sele, uno degli estremi rifugi della lontra, sono destinati a costituire il punto di riferimento per una serie di iniziative di valorizzazione ambientale di ampio respiro. Fra i principali momenti di aggregazione della collettività si segnalano la festa di Santa Maria Assunta (dal 14 al 16 agosto) e le sagre del cinghiale e del vitello, che abbracciano le prime tre settimane del mese di agosto e sono l'occasione ideale per cantare, ballare e gustare pregiate carni cucinate secondo l'antica tradizione gastronomica locale. Il 17 maggio si svolge la festa del Patrono San Pasquale con una rinomata fiera del bestiame.

Non è ancora una ricercata meta turistica e i suoi rapporti con i centri limitrofi sono motivati essenzialmente da una certa dipendenza dalle loro infrastrutture; tuttavia i boschi di Cerreta, Faito, Montagna Grande e Spagarino, popolati da lupi e cinghiali, e il fiume Sele, uno degli estremi rifugi della lontra, sono destinati a costituire il punto di riferimento per una serie di iniziative di valorizzazione ambientale di ampio respiro. Fra i principali momenti di aggregazione della collettività si segnalano la festa di Santa Maria Assunta (dal 14 al 16 agosto) e le sagre del cinghiale e del vitello, che abbracciano le prime tre settimane del mese di agosto e sono l'occasione ideale per cantare, ballare e gustare pregiate carni cucinate secondo l'antica tradizione gastronomica locale. Il 17 maggio si svolge la festa del Patrono San Pasquale con una rinomata fiera del bestiame.

Località

Campo Piano, Campo Sportivo

Campo Piano, Campo Sportivo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Laviano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.