Descrizione

Centro di collina sorto con buona probabilità nel Medioevo, sorretto dalle attività rurali con il contributo dell'industria e del commercio. La comunità degli altavillesi, il cui indice di vecchiaia è conforme alla media, ha trovato nell'agro comunale condizioni favorevoli all'insediamento e si è distribuita in numerose case sparse, in minuscoli aggregati urbani, nelle località di Borgo Carillia e Cerrelli e nel capoluogo comunale; quest'ultimo è adagiato in posizione panoramica in vista del golfo di Salerno e conosce ai nostri giorni un'espansione edilizia piuttosto debole. Nel profilo geometrico del territorio comunale si coglie l'assenza di brusche oscillazioni altimetriche: nella zona pianeggiante del comprensorio, che appartiene alla vasta piana del fiume Sele, sottoposta a risanamento e colonizzazione a partire dal secolo scorso, dilagano i seminativi di pianura arborati con frutteti sparsi; sui rilievi collinari che ospitano l'abitato domina invece la vegetazione spontanea, costituita in prevalenza da macchia mediterranea.  

Centro di collina sorto con buona probabilità nel Medioevo, sorretto dalle attività rurali con il contributo dell'industria e del commercio. La comunità degli altavillesi, il cui indice di vecchiaia è conforme alla media, ha trovato nell'agro comunale condizioni favorevoli all'insediamento e si è distribuita in numerose case sparse, in minuscoli aggregati urbani, nelle località di Borgo Carillia e Cerrelli e nel capoluogo comunale; quest'ultimo è adagiato in posizione panoramica in vista del golfo di Salerno e conosce ai nostri giorni un'espansione edilizia piuttosto debole. Nel profilo geometrico del territorio comunale si coglie l'assenza di brusche oscillazioni altimetriche: nella zona pianeggiante del comprensorio, che appartiene alla vasta piana del fiume Sele, sottoposta a risanamento e colonizzazione a partire dal secolo scorso, dilagano i seminativi di pianura arborati con frutteti sparsi; sui rilievi collinari che ospitano l'abitato domina invece la vegetazione spontanea, costituita in prevalenza da macchia mediterranea.  

Storia

L'attuale toponimo, che fu semplicemente Altavilla fino al 1862, è una formazione composta di tipo normanno, con l'aggettivo che precede il sostantivo, e di epoca normanna sono probabilmente le origini dell'abitato, nonostante i cospicui resti archeologici rinvenuti nel territorio comunale. Il borgo medievale presentava a levante la Porta di Susa, a mezzogiorno quella di Sant'Egidio e a ponente quella di San Biagio; successivamente a settentrione fu costruita la Porta Nuova -le torri che rinforzavano questi varchi di accesso furono probabilmente distrutte per ordine di Federico II e di conseguenza quelle tuttora visibili hanno una struttura angioina-. Nel 1269 Carlo I d'Angiò investì il suo ciambellano Martino di Dardano del feudo di Altavilla; nel 1363 questa fu assegnata a Ruggero Sanseverino e nel 1564 a Nicola Grimaldi, che abdicò a favore del primogenito Agostino, duca di Eboli; nel 1596 fu venduta a Beatrice Putigna e in seguito Antonio Parisio l'acquistò per conto di Pompeo Colonna; nel 1646 Giacomo Colonna ottenne il titolo di marchese, che la sua famiglia conservò fino agli inizi del Settecento; ai Colonna successero gli Spinelli, i quali, rimasti senza eredi, cedettero il controllo del feudo alla corona. Attraverso i principali monumenti altavillesi è possibile ricostruire diverse tappe della storia e della civiltà locale: particolarmente interessati gli scavi di San Lorenzo e quelli di Madonna della Neve -i primi consistono nei resti di un'abitazione, in un battistero e in una tomba; i secondi, ancora allo stato iniziale, si limitano ai contorni di antiche dimore-, il convento di San Francesco (1435), le chiese di Sant'Egidio (1110), di San Biagio (1305), di Sant'Antonio Martire (1492), del Carmine (1560), della Madonna della Neve (1700), di Monte Vergine (1700) e dell'Assunta (1755).  

L'attuale toponimo, che fu semplicemente Altavilla fino al 1862, è una formazione composta di tipo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a>, con l'aggettivo che precede il sostantivo, e di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNA'>normanna</a> sono probabilmente le origini dell'abitato, nonostante i cospicui resti archeologici rinvenuti nel territorio comunale. Il borgo medievale presentava a levante la Porta di Susa, a mezzogiorno quella di Sant'Egidio e a ponente quella di San Biagio; successivamente a settentrione fu costruita la Porta Nuova -le torri che rinforzavano questi varchi di accesso furono probabilmente distrutte per ordine di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=FEDERICOII'>Federico II</a> e di conseguenza quelle tuttora visibili hanno una struttura <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>angioina</a>-. Nel 1269 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARLOIDANGIO'>Carlo I d'Angiò</a> investì il suo ciambellano Martino di Dardano del feudo di Altavilla; nel 1363 questa fu assegnata a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=RUGGEROSANSEVERINO'>Ruggero Sanseverino</a> e nel 1564 a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NICOLAGRIMALDI'>Nicola Grimaldi</a>, che abdicò a favore del primogenito Agostino, duca di Eboli; nel 1596 fu venduta a Beatrice Putigna e in seguito Antonio Parisio l'acquistò per conto di Pompeo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=COLONNA'>Colonna</a>; nel 1646 Giacomo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=COLONNA'>Colonna</a> ottenne il titolo di marchese, che la sua famiglia conservò fino agli inizi del Settecento; ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=COLONNA'>Colonna</a> successero gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SPINELLI'>Spinelli</a>, i quali, rimasti senza eredi, cedettero il controllo del feudo alla corona. Attraverso i principali monumenti altavillesi è possibile ricostruire diverse tappe della storia e della civiltà locale: particolarmente interessati gli scavi di San Lorenzo e quelli di Madonna della Neve -i primi consistono nei resti di un'abitazione, in un battistero e in una tomba; i secondi, ancora allo stato iniziale, si limitano ai contorni di antiche dimore-, il convento di San Francesco (1435), le chiese di Sant'Egidio (1110), di San Biagio (1305), di Sant'Antonio Martire (1492), del Carmine (1560), della Madonna della Neve (1700), di Monte Vergine (1700) e dell'Assunta (1755).  

Economia

L'economia altavillese è caratterizzata da un'impostazione tradizionale. L'allevamento bufalino e l'agricoltura, rivolta alla coltivazione di tabacco, frumento, olive, pomodori, fichi e meloni, danno occupazione a una larga fetta della popolazione attiva; discreta è l'incidenza dell'industria, che si è insediata soprattutto in località Borgo Carillia, Cerrelli e Scanno con alcuni stabilimenti alimentari (conserve, carni e formaggi), dell'abbigliamento, dei materiali edili, dei metalli e del legno; il commercio è commisurato alle esigenze della comunità e anche il sistema delle infrastrutture si è sviluppato in maniera sufficientemente armonica: il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è provvisto delle scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; le sue strutture culturali includono una biblioteca comunale; le strutture sanitarie offrono servizi di guardia medica e annoverano un consultorio familiare e un centro di riabilitazione; l'apparato ricettivo è privo di alberghi.  

L'economia altavillese è caratterizzata da un'impostazione tradizionale. L'allevamento bufalino e l'agricoltura, rivolta alla coltivazione di tabacco, frumento, olive, pomodori, fichi e meloni, danno occupazione a una larga fetta della popolazione attiva; discreta è l'incidenza dell'industria, che si è insediata soprattutto in località Borgo Carillia, Cerrelli e Scanno con alcuni stabilimenti alimentari (conserve, carni e formaggi), dell'abbigliamento, dei materiali edili, dei metalli e del legno; il commercio è commisurato alle esigenze della comunità e anche il sistema delle infrastrutture si è sviluppato in maniera sufficientemente armonica: il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è provvisto delle scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; le sue strutture culturali includono una biblioteca comunale; le strutture sanitarie offrono servizi di guardia medica e annoverano un consultorio familiare e un centro di riabilitazione; l'apparato ricettivo è privo di alberghi.  

Relazioni

Attrezzato con sentieri e panchine e dichiarato zona protetta, il bosco Foresta, prossimo all'abitato, è la meta preferita delle passeggiate degli altavillesi e dei villeggianti estivi. Oltre alle attrattive naturalistiche fungono da elemento di richiamo i vari momenti di festa dedicati alla cultura e al folclore locale, tra cui il "Festival di mini e grandi artisti" (prima quindicina di agosto) e la mostra dei presepi (dall'8 dicembre al 6 gennaio). Il Patrono Sant'Egidio si festeggia il primo settembre.

Attrezzato con sentieri e panchine e dichiarato zona protetta, il bosco Foresta, prossimo all'abitato, è la meta preferita delle passeggiate degli altavillesi e dei villeggianti estivi. Oltre alle attrattive naturalistiche fungono da elemento di richiamo i vari momenti di festa dedicati alla cultura e al folclore locale, tra cui il "Festival di mini e grandi artisti" (prima quindicina di agosto) e la mostra dei presepi (dall'8 dicembre al 6 gennaio). Il Patrono Sant'Egidio si festeggia il primo settembre.

Località

Borgo Carillia, Cerrelli, Cerrocupo

Borgo Carillia, Cerrelli, Cerrocupo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Altavilla Silentina rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.