itala

Descrizione

“Comune sparso” con sede in Caniezza; di origini antichissime, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I cavasiensi, che presentano un indice di vecchiaia piuttosto elevato, sono distribuiti in varie località, delle quali le più popolose sono: la sede municiopale, Obledo, Vettorazzi, Granigo e Virago. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate nella parte settentrionale. L’abitato fa registrare notevoli segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, su sfondo argentato, una torre merlata, rossa, posta su un monte verde; il capo è smaltato d’azzurro.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ai neolitici, che furono seguiti dai protoliguri, dagli euganei e successivamente dai paleoveneti. Questo popolo intrattenne intensi rapporti con i confinanti, tra cui gli etruschi e in seguito i romani, la cui dominazione ha però lasciato poche tracce. Terminate le invasioni barbariche, delle quali particolarmente significativa fu in quest’area quella longobarda, e dopo la lunga signoria dei Da Cavaso, nel 1339 fu annessa alla Serenissima, entrando a far parte della podesteria di Asolo. Il governo veneziano, che nel 1695 fu funestato da un terribile terremoto e da altre gravi calamità, si protrasse, pur con brevi interruzioni, fino al 1797, favorendo il suo sviluppo economico fino all’arrivo delle truppe francesi. Notevoli sono stati anche i danni causati dai due conflitti mondiali, soprattutto dal primo, ma rapida è stata la sua ripresa socio-economica. Tra i monumenti, si segnalano le chiese della Visitazione e della Beata Vergine della Salute, le chiesette di San Martino e San Giorgio e gli oratori di Santa Maria Maddalena, di Sant’Emerenziana e di Sant’Antonio.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede della Pro Loco. Il sindaco esercita, all’occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. Prodotti tipici della gastronomia locale sono: la frittata alle erbe, la “soppressa” (insaccato), la polenta con “osei”, il baccalà e le castagne. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. L’industria è rappresentata da aziende lattiero-casearie, fabbriche meccaniche, metalmeccaniche, tessili, di abbigliamento, di calzature, del legno, del vetro e di materiali da costruzione; a queste si affiancano mobilifici e imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra cui figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolari, presenta tra le strutture sociali la casa di soggiorno prealpina Dalla Favera e la casa per anziani Binotto. Nelle scuole locali si impartisce solo l’istruzione primaria e manca anche una biblioteca. Le strutture ricettive consentono sia la ristorazione che il soggiorno, mentre quelle sanitarie sono rappresentate da una clinica.

Relazioni

Sebbene registri grandi afflussi di turisti, richiamati dalle numerose memorie della prima guerra mondiale (infatti da qui partì la riscossa dopo la disfatta di Caporetto) e diretti alla Cappella sul Monte Tomba e al Monte Grappa, è poco frequentata per lavoro. L’appartenenza alla Comunità montana la pone al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini. Attirano periodicamente discreti flussi di visitatori anche alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici quali: La Befana dei bambini, con arrivo della befana, a cavallo di un asinello con la gerla piena di calze, e con intrattenimenti vari; El Carneval de Cavaso, con concorsi mascherati, luna-park, stand gastronomici, cabaret e fuochi artificiali; il Rogo dea Vecia, riedizione ironica e scherzosa dei processi dell’inquisizione, le luminarie del Venare Santo, suggestiva processione del Venerdì Santo; la festa della birra a luglio; la sagra della Benedizione ad agosto, con iniziative religiose, folcloristiche, musicali e sportive, e la sagra di San Martino, antica e suggestiva festa con degustazione di “castagne roste e vin novo”. La festa della Patrona, la Madonna della Salute, viene celebrata il 21 novembre con una sagra.

Località

Bocca di Serra, Caniezza, Castelcies, Costalunga, Granigo, Obledo, Pieve, Vettorazzi, Virago

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cavaso del Tomba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 2.960
  • Lat 45° 51' 45,26'' 45.86257222
  • Long 11° 53' 57,19'' 11.89921944
  • CAP 31034
  • Prefisso 0423
  • Codice ISTAT 026014
  • Codice Catasto C384
  • Altitudine slm 248 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2776
  • Superficie 18.96 Km2
  • Densità 156,12 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 04:35
  • Tramonto 19:43
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE COMUNITA'DI CAPODARCO VENETO ? ONLUSVIA MARCONI 9
CIRCOLO GIOVANILE SANTA AGNESE E SAN SEBASTIANOPIAZZA PIEVE 15
CIRCOLO GIOVANILE SANTA AGNESE E SAN SEBASTIANOPIAZZA PIEVE 15
News