Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ormai in declino, ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. Gli operesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale e nella località di Noverasco Sporting Mirasole. Il territorio, comprendente anche i nuclei abitati di Folla-Montalbano e Cascina Forte, presenta un profilo geometrico estremamente regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. Attualmente è una delle cittadine più sviluppate dell'entroterra milanese, aperta com'è al progresso industriale, pur nel rispetto dell'ambiente. Lo sforzo della popolazione è stato proprio quello di renderla un esempio di sapiente connubio tra la tradizione e il futuro, cercando di razionalizzare la forte espansione edilizia che la interessa. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un fascio di cinque spighe di grano d'oro aperte a ventaglio e accostate, in capo, da tre stelle d'oro a sei raggi.

Cittadina di pianura, di antiche origini, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ormai in declino, ha notevolmente sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. Gli operesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale e nella località di Noverasco Sporting Mirasole. Il territorio, comprendente anche i nuclei abitati di Folla-Montalbano e Cascina Forte, presenta un profilo geometrico estremamente regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. Attualmente è una delle cittadine più sviluppate dell'entroterra milanese, aperta com'è al progresso industriale, pur nel rispetto dell'ambiente. Lo sforzo della popolazione è stato proprio quello di renderla un esempio di sapiente connubio tra la tradizione e il futuro, cercando di razionalizzare la forte espansione edilizia che la interessa. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, un fascio di cinque spighe di grano d'oro aperte a ventaglio e accostate, in capo, da tre stelle d'oro a sei raggi.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della fine del Duecento, ha origini ben più antiche: infatti, abitata già durante l'età del rame e del bronzo, fece registrare una certa crescita economica e sociale ai tempi della colonizzazione romana. Il suo toponimo deriva dal latino OPERA, che in dialetto assunse la forma "Overa", poi contratta in "Ovra", da cui si tornò alla base etimologica, che ha il significato di 'fabbrica' o 'fabbriceria'. Nel corso del Medioevo la sua storia fu legata alle vicende dell'abbazia di Mirasole, che a partire dal XIII secolo impose la propria giurisdizione sul territorio circostante, divenendo sede di un monastero di Umiliati, i quali, predicando il ritorno ai valori fondamentali della religione cristiana e opponendosi alla corruzione e alla frivolezza della classe nobiliare, professavano la povertà e la penitenza, dedicandosi ai lavori manuali e in particolare alla lavorazione della lana. Dopo aver raggiunto il massimo splendore nel Trecento, anche tale abbazia risentì del progressivo decadimento dell'ordine degli Umiliati, arricchitisi così tanto da tradire i principi fondamentali della loro regola monastica. Con la soppressione di questa congregazione sul finire del XVI secolo, il complesso abbaziale divenne possedimento del Collegio Elvetico, che ne conservò la proprietà finché non venne abolito da Napoleone nel 1797, quando il monastero e tutte le sue pertinenze passarono all'Ospedale Maggiore di Milano. L'abbazia di Mirasole, risalente al Duecento e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, conserva un grande valore artistico e culturale, con la sua torre, la sala capitolare, la chiesa dedicata all'Assunta e il magnifico chiostro.

Citata per la prima volta in un documento della fine del Duecento, ha origini ben più antiche: infatti, abitata già durante l'età del rame e del bronzo, fece registrare una certa crescita economica e sociale ai tempi della colonizzazione romana. Il suo toponimo deriva dal latino OPERA, che in dialetto assunse la forma "Overa", poi contratta in "Ovra", da cui si tornò alla base etimologica, che ha il significato di 'fabbrica' o 'fabbriceria'. Nel corso del Medioevo la sua storia fu legata alle vicende dell'abbazia di Mirasole, che a partire dal XIII secolo impose la propria giurisdizione sul territorio circostante, divenendo sede di un monastero di Umiliati, i quali, predicando il ritorno ai valori fondamentali della religione cristiana e opponendosi alla corruzione e alla frivolezza della classe nobiliare, professavano la povertà e la penitenza, dedicandosi ai lavori manuali e in particolare alla lavorazione della lana. Dopo aver raggiunto il massimo splendore nel Trecento, anche tale abbazia risentì del progressivo decadimento dell'ordine degli Umiliati, arricchitisi così tanto da tradire i principi fondamentali della loro regola monastica. Con la soppressione di questa congregazione sul finire del XVI secolo, il complesso abbaziale divenne possedimento del Collegio Elvetico, che ne conservò la proprietà finché non venne abolito da Napoleone nel 1797, quando il monastero e tutte le sue pertinenze passarono all'Ospedale Maggiore di Milano. L'abbazia di Mirasole, risalente al Duecento e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, conserva un grande valore artistico e culturale, con la sua torre, la sala capitolare, la chiesa dedicata all'Assunta e il magnifico chiostro.

Economia

Fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, e l'allevamento di bovini rivestono ormai un ruolo del tutto marginale a fronte dello sviluppo industriale, che ha interessato soprattutto il comparto farmaceutico, seguito da quelli metalmeccanico, edile, automobilistico, del vetro, dei mobili, della fabbricazione di materie plastiche e di articoli sportivi. Significativa è anche la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico agrario e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico. Gli impianti sportivi annoverano, fra l'altro, un campo da golf con 18 buche.

Fatta eccezione per i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, e l'allevamento di bovini rivestono ormai un ruolo del tutto marginale a fronte dello sviluppo industriale, che ha interessato soprattutto il comparto farmaceutico, seguito da quelli metalmeccanico, edile, automobilistico, del vetro, dei mobili, della fabbricazione di materie plastiche e di articoli sportivi. Significativa è anche la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico agrario e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico. Gli impianti sportivi annoverano, fra l'altro, un campo da golf con 18 buche.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, per l'assenza di attrattive significative, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni ricorrenti va segnalato il maggio operese. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno con una piccola fiera.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, per l'assenza di attrattive significative, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni ricorrenti va segnalato il maggio operese. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno con una piccola fiera.

Località

Cascina Folla, Cascina Montalbano, Cascina Torre, Folla-Montalbano, Noverasco, Sporting Mirasole

Cascina Folla, Cascina Montalbano, Cascina Torre, Folla-Montalbano, Noverasco, Sporting Mirasole

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Opera rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.