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Descrizione
Comune di pianura, di origine medievale, la cui principale risorsa economica è costituita da aziende operanti nei settori agricolo e industriale; in particolare, i prodotti della terra rappresentano una risorsa di primaria importanza. Gli izanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio comunale disegna un profilo geometrico dall'andamento estremamente regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 71 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 80. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, fa registrare un'intensa espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, su sfondo rosso, un castello d'argento merlato alla guelfa e sormontato dalle lettere IZ con segno di contrazione. Ai lati del castello un vexillum romano d'oro posto in palo ed un avambraccio vestito d'azzurro che impugna una spada d'argento posta in sbarra.
Storia
Secondo un'ipotesi, il toponimo originerebbe dal latino DEORSANUS, 'inferiore', in riferimento alla sua posizione sul fondo del prosciugato lago Gerundo. La sua esistenza è testimoniata, già per il X secolo, da due documenti nei quali il toponimo compare rispettivamente nella forma "Giosano" e "Zosano". Nel XII secolo è menzionata tra i borghi cremaschi appartenenti al monastero di San Benedetto di Crema. Il suo legame con Cremona è testimoniato dalla presenza nella città lombarda di una famiglia nota col nome di Giosani, che avrebbe dato i natali a Gerardo da Iosano che, alla fine del XIII secolo, fu podestà e capitano del popolo in diverse città della penisola. A partire dal XV secolo, quando entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia, legò le sue vicende storiche a quelle di Crema. I monumenti di maggior interesse storico-artistico appartengono all'architettura sacra: la parrocchiale, dedicata a San Biagio, che fu costruita in tempi remoti ma oggi non conserva le caratteristiche originarie, a causa di radicali modifiche effettuate nel 1900; l'oratorio di San Rocco che, benché abbia subito modifiche nel corso dei secoli, presenta ancora molti degli elementi caratteristici originari (conserva, tra l'altro, un affresco risalente al 1471); il santuario della Pallavicina, del XV secolo; il cimitero di origine settecentesca. L'architettura civile conta, invece, alcune sontuose ville: villa Foglia, villa Pasquini e villa Severgnini.
Economia
Nell'economia locale, fondata principalmente sulle attività agricole e su quelle industriali, i prodotti della terra rappresentano una risorsa di primaria importanza (in prevalenza si tratta di cereali, frumento e foraggi); anche la zootecnia dà un notevole contributo all'economia: piuttosto sviluppati sono, infatti, gli allevamenti di avicoli, di bovini e, tra questi ultimi, di bufali. Lo sviluppo industriale ha interessato in maniera rilevante comparti come quello dell'edilizia, che consente di raggiungere livelli occupazionali considerevoli; anche l'industria tessile consente l'impiego di un cospicuo numero di addetti; più modesto è stato, invece, lo sviluppo dei comparti metallurgico e meccanico. Si registra, inoltre, la presenza di falegnamerie e fabbriche di mobili. Per il terziario, è garantito il servizio bancario. Poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, il sindaco rappresenta, all'occorrenza, l'unica autorità di pubblica sicurezza. Mancano strutture sociali, ricreative o sportive, di particolare rilievo e l'istruzione è garantita solamente fino al livello primario. Non vi sono strutture per l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive garantiscono la sola possibilità di ristorazione. Per quanto riguarda le strutture sanitarie, sul posto è garantito solo il servizio farmaceutico.
Relazioni
Gli abitanti hanno instaurato rapporti rilevanti con i comuni limitrofi, dove accedono agli uffici amministrativi e alle scuole non disponibili sul posto. Solo una parte della manodopera locale ed esterna è assorbita nelle attività agricole e industriali mentre la rimanente parte deve rivolgersi altrove. Accanto al mercato settimanale, che si tiene ogni martedì, il lunedì di Pasqua ha luogo la tradizionale sagra dell'angelo, a Pallavicina. Il Patrono, San Biagio, si festeggia il 3 febbraio.
Località
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Izano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 2.014
- Lat 45° 21' 17,77'' 45.35493611
- Long 9° 45' 9,17'' 9.75254722
- CAP 26010
- Prefisso 0373
- Codice ISTAT 019054
- Codice Catasto E380
- Altitudine slm 77 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2251 - Superficie 6.25 Km2
- Densità 322,24 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:36
- Tramonto 20:07
- Mariclelia Bussoleni
- Via Gerardo Da Izano 2
- 26010 (CR) Lombardia
- comune.izano@pec.regione.lombardia.it
- info@comune.izano.cr.it
- www.comune.izano.cr.it
- 00323090191
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