Descrizione

Città antichissima, il cui territorio è in parte rivierasco; famosa località turistica, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, industriali e terziarie. I modicani fanno registrare un indice di vecchiaia nella media. La città si divide in Modica Alta e Bassa e nel nuovo quartiere Sorda, a 12 km dal mare; alcuni abitanti risiedono anche nell’isola amministrativa di San Giacomo, tra la provincia di Siracusa e i comuni di Ragusa e Giarratana. La zona di Frigintini, nella campagna modicana, è famosa per la produzione di olio Doc. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, un gioiello tardo-barocco della Val di Noto, è in espansione edilizia. Il vecchio centro storico si abbarbica ai fianchi delle colline Idria, Gigante, Monserrato e Belvedere.

Città antichissima, il cui territorio è in parte rivierasco; famosa località turistica, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, industriali e terziarie. I modicani fanno registrare un indice di vecchiaia nella media. La città si divide in Modica Alta e Bassa e nel nuovo quartiere Sorda, a 12 km dal mare; alcuni abitanti risiedono anche nell’isola amministrativa di San Giacomo, tra la provincia di Siracusa e i comuni di Ragusa e Giarratana. La zona di Frigintini, nella campagna modicana, è famosa per la produzione di olio Doc. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, un gioiello tardo-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a> della Val di Noto, è in espansione edilizia. Il vecchio centro storico si abbarbica ai fianchi delle colline Idria, Gigante, Monserrato e Belvedere.

Storia

Il toponimo, di origine classica o fenicia, potrebbe risalire al greco “Mótuka” e al latino MUTYCA -AE. È attestato già nel 1375 come “Modica”. Fu antichissima sede dei siculi, come testimoniano tombe e grotte della necropoli di Cava d’Ispica, in territorio modicano. Sorse, intorno al 1250 a.C., sul costone roccioso della “Pianta”, nella zona alta, dove si possono ammirare ancora oggi i resti del “Castello”; in seguito si sviluppò fino a vallle, dove scorrevano i torrenti Janni Mauro, Pozzo dei Pruni e Motucano. Subì le sorti di tutta la Sicilia orientale attraverso le varie dominazioni: greca, romana, araba, normanna, etc. In seguito divenne Contea sotto varie famiglie: Mosca, Chiaramonte, Henriquez, Cabrera. Questo fu un periodo aureo per Modica e tutto il suo territorio, che si arricchì di molti palazzi e chiese, purtroppo in parte distrutti dal terremoto del 1693. Con la ricostruzione nacque il barocco delle sue splendide chiese, dei magnifici palazzi e delle scenografiche piazze. Al crollo del sistema feudale la Contea di Modica cessò di vivere ed entrò a far parte del Regno delle due Sicilie. Era il 1812. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: i settecenteschi duomi di San Giorgio e di San Pietro, esempi di bellissimo barocco siciliano, ricostruiti dopo il terremoto; la chiesa di Santa Maria di Betlem (secolo XV); la chiesa di Santa Maria del Gesù (secolo XV), con annesso il chiostro; la chiesa del Carmine, edificata nel 1250-60 e ricostruita dopo il 1693 (della primitiva costruzione rimangono il rosone e il campanile). Tra i palazzi si ricordano: Palazzo dei Mercedari (secolo XVIII), ex convento, Palazzo Polara, Palazzo Tommasi-Rosso, Palazzo De Leva, Palazzo Grimaldi. Dal 2002 è iscritta come sito italiano nella lista Unesco relativa al patrimonio culturale mondiale.

Il toponimo, di origine classica o <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FENICIA'>fenicia</a>, potrebbe risalire al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “Mótuka” e al latino MUTYCA -AE. È attestato già nel 1375 come “Modica”. Fu antichissima sede dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULI'>siculi</a>, come testimoniano tombe e grotte della necropoli di Cava d’Ispica, in territorio modicano. Sorse, intorno al 1250 a.C., sul costone roccioso della “Pianta”, nella zona alta, dove si possono ammirare ancora oggi i resti del “Castello”; in seguito si sviluppò fino a vallle, dove scorrevano i torrenti Janni Mauro, Pozzo dei Pruni e Motucano. Subì le sorti di tutta la Sicilia orientale attraverso le varie dominazioni: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>, romana, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNA'>normanna</a>, etc. In seguito divenne Contea sotto varie famiglie: Mosca, Chiaramonte, Henriquez, Cabrera. Questo fu un periodo aureo per Modica e tutto il suo territorio, che si arricchì di molti palazzi e chiese, purtroppo in parte distrutti dal terremoto del 1693. Con la ricostruzione nacque il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a> delle sue splendide chiese, dei magnifici palazzi e delle scenografiche piazze. Al crollo del sistema feudale la Contea di Modica cessò di vivere ed entrò a far parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=REGNODELLEDUESICILIE'>Regno delle due Sicilie</a>. Era il 1812. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: i settecenteschi duomi di San Giorgio e di San Pietro, esempi di bellissimo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCOSICILIANO'>barocco siciliano</a>, ricostruiti dopo il terremoto; la chiesa di Santa Maria di Betlem (secolo XV); la chiesa di Santa Maria del Gesù (secolo XV), con annesso il chiostro; la chiesa del Carmine, edificata nel 1250-60 e ricostruita dopo il 1693 (della primitiva costruzione rimangono il rosone e il campanile). Tra i palazzi si ricordano: Palazzo dei Mercedari (secolo XVIII), ex convento, Palazzo Polara, Palazzo Tommasi-Rosso, Palazzo De Leva, Palazzo Grimaldi. Dal 2002 è iscritta come sito italiano nella lista Unesco relativa al patrimonio culturale mondiale.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 54 e di Pro Loco. Dall’agricoltura si ricavano i prodotti tipici della zona, tra cui anzitutto le mandorle. Si pratica anche l’allevamento del bestiame. L’industria è costituita da aziende che operano in vari comparti, tra cui quello alimentare (notissima è la lavorazione della cioccolata). Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione della pietra. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che comprendono quelli più qualificati. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, nonché corsi di sedi decentrate delle università degli studi di Catania e di Messina. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca “Salvatore Quasimodo”, quella dell’Archivio di Stato, il museo civico e il museo etnografico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche numerose radio, una televisione privata e alcuni periodici locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Quelle per lo sport e il tempo libero sono numerose e riguardano molte discipline. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 54 e di Pro Loco. Dall’agricoltura si ricavano i prodotti tipici della zona, tra cui anzitutto le mandorle. Si pratica anche l’allevamento del bestiame. L’industria è costituita da aziende che operano in vari comparti, tra cui quello alimentare (notissima è la lavorazione della cioccolata). Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione della pietra. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che comprendono quelli più qualificati. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, nonché corsi di sedi decentrate delle università degli studi di Catania e di Messina. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SALVATOREQUASIMODO'>Salvatore Quasimodo</a>”, quella dell’Archivio di Stato, il museo civico e il museo etnografico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche numerose radio, una televisione privata e alcuni periodici locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Quelle per lo sport e il tempo libero sono numerose e riguardano molte discipline. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Lo splendido ambiente naturale, l’interessante patrimonio architettonico e le splendide spiagge costituiscono valide attrattive, insieme con l’opportunità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale: la pasta “o furnu a Muricana”, le zuppe di ceci o di fave, le focacce, gli “mpanatigghi”, la “cubbaita” e gli “nfrigghiulati”. Tra le manifestazioni si annoverano: i festeggiamenti del carnevale; i riti della Settimana Santa con la processione della Madonna “Vasa Vasa”; la festa di San Giorgio, ad aprile; la festa della Madonna delle Grazie, a maggio, con la fiera del bestiame; la giostra dei Chiaromonte, ad agosto; la fiera del bestiame, a novembre. Il Patrono, San Pietro, si festeggia il 29 giugno. Ha dato i natali al poeta Salvatore Quasimodo (1901-1968), Nobel per la letteratura nel 1959.

Lo splendido ambiente naturale, l’interessante patrimonio architettonico e le splendide spiagge costituiscono valide attrattive, insieme con l’opportunità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale: la pasta “o furnu a Muricana”, le zuppe di ceci o di fave, le focacce, gli “mpanatigghi”, la “cubbaita” e gli “nfrigghiulati”. Tra le manifestazioni si annoverano: i festeggiamenti del carnevale; i riti della Settimana Santa con la processione della Madonna “Vasa Vasa”; la festa di San Giorgio, ad aprile; la festa della Madonna delle Grazie, a maggio, con la fiera del bestiame; la giostra dei Chiaromonte, ad agosto; la fiera del bestiame, a novembre. Il Patrono, San Pietro, si festeggia il 29 giugno. Ha dato i natali al poeta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SALVATOREQUASIMODO'>Salvatore Quasimodo</a> (1901-1968), Nobel per la letteratura nel 1959.

Località

Balata di Modica, Calanchi, Campanella, Cannizzara, Cava Ispica, Fondo Marta, Frigintini, Gianforma, Marina di Modica, Michelica, Nacalinello, Piano Pozzi, Pietre Nere San Zagaria, Pirato, Quartarella, Saitta, San Filippo, San Giacomo, San Giacomo-Albaccara, San Vito, Zappulla

Balata di Modica, Calanchi, Campanella, Cannizzara, Cava Ispica, Fondo Marta, Frigintini, Gianforma, Marina di Modica, Michelica, Nacalinello, Piano Pozzi, Pietre Nere San Zagaria, Pirato, Quartarella, Saitta, San Filippo, San Giacomo, San Giacomo-Albaccara, San Vito, Zappulla

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Modica rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.