Descrizione

Comune collinare, fondato nel XVIII secolo in un territorio popolato fin dalla remota antichità; nella sua economia le attività rurali sono affiancate da vivaci iniziative imprenditoriali, soprattutto in campo industriale. I sanlorenzani, che presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un discreto numero di case sparse sui fondi. L’abitato, interessato da una significativa espansione edilizia, è situato su un’altura e presenta l’ordinata struttura urbanistica tipica degli insediamenti settecenteschi, con ampie vie ortogonali che si originano da una grande piazza ottagonale centrale, dominata dalla maestosa mole della chiesa dedicata al Santo Patrono. Tutt’intorno si dispiegano basse colline dal profilo arrotondato, sulle quali si alternano filari di viti e olivi, seminativi, distese di macchia mediterranea e boschi di querce; in lontananza è possibile scorgere l’azzurra distesa del lago di Bolsena, la cima boscosa del monte Rufeno e, nei giorni più limpidi, la vetta del monte Amiata, in Toscana. Sullo sfondo azzurro dello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato San Lorenzo, con un ramo di palma in una mano e una graticola, strumento del suo martirio, nell’altra.

Comune collinare, fondato nel XVIII secolo in un territorio popolato fin dalla remota antichità; nella sua economia le attività rurali sono affiancate da vivaci iniziative imprenditoriali, soprattutto in campo industriale. I sanlorenzani, che presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce in un discreto numero di case sparse sui fondi. L’abitato, interessato da una significativa espansione edilizia, è situato su un’altura e presenta l’ordinata struttura urbanistica tipica degli insediamenti settecenteschi, con ampie vie ortogonali che si originano da una grande piazza ottagonale centrale, dominata dalla maestosa mole della chiesa dedicata al Santo Patrono. Tutt’intorno si dispiegano basse colline dal profilo arrotondato, sulle quali si alternano filari di viti e olivi, seminativi, distese di macchia mediterranea e boschi di querce; in lontananza è possibile scorgere l’azzurra distesa del lago di Bolsena, la cima boscosa del monte Rufeno e, nei giorni più limpidi, la vetta del monte Amiata, in Toscana. Sullo sfondo azzurro dello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurato San Lorenzo, con un ramo di palma in una mano e una graticola, strumento del suo martirio, nell’altra.

Storia

La sua origine risale alla seconda metà del Settecento, quando papa Clemente XIV prese la decisione di fondare, con grande dispendio di energie e mezzi, un nuovo abitato per i sanlorenzani, che fino ad allora avevano occupato un insediamento situato poco più a sud, in posizione malsana, del quale oggi non rimangono tracce. Questo vecchio centro urbano, noto come San Lorenzo alle Grotte, era stato fondato nell’VIII secolo d.C. dagli abitanti di Tiro, un insediamento di origine etrusca; nel XII secolo, alla morte della contessa Matilde di Canossa, era stato ereditato dalla Santa Sede, entrando a far parte, nella seconda metà del Duecento, della provincia di Val di Lago, sulla quale Orvieto esercitò a lungo la propria autorità. Nel 1359 era tornato alla Chiesa e ne aveva seguito le sorti. Il toponimo riflette il culto del Santo Patrono. Nel centro storico, progettato dall’architetto Alessandro Dori e realizzato da Francesco Navone, si trova la bella chiesa di San Lorenzo, nella quale sono custoditi un crocifisso in legno policromo del XII secolo, oggetto di profonda venerazione da parte dei sanlorenzani, nonché un busto marmoreo di papa Pio VI attribuito al Canova; in località Val di Lago, inoltre, si possono osservare i ruderi della chiesa a pianta ottagonale dedicata a San Giovanni (1563), attribuita al Sangallo.

La sua origine risale alla seconda metà del Settecento, quando papa Clemente XIV prese la decisione di fondare, con grande dispendio di energie e mezzi, un nuovo abitato per i sanlorenzani, che fino ad allora avevano occupato un insediamento situato poco più a sud, in posizione malsana, del quale oggi non rimangono tracce. Questo vecchio centro urbano, noto come San Lorenzo alle Grotte, era stato fondato nell’VIII secolo d.C. dagli abitanti di Tiro, un insediamento di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a>; nel XII secolo, alla morte della contessa Matilde di Canossa, era stato ereditato dalla Santa Sede, entrando a far parte, nella seconda metà del Duecento, della provincia di Val di Lago, sulla quale Orvieto esercitò a lungo la propria autorità. Nel 1359 era tornato alla Chiesa e ne aveva seguito le sorti. Il toponimo riflette il culto del Santo Patrono. Nel centro storico, progettato dall’architetto Alessandro Dori e realizzato da Francesco Navone, si trova la bella chiesa di San Lorenzo, nella quale sono custoditi un crocifisso in legno policromo del XII secolo, oggetto di profonda venerazione da parte dei sanlorenzani, nonché un busto marmoreo di papa Pio VI attribuito al Canova; in località Val di Lago, inoltre, si possono osservare i ruderi della chiesa a pianta ottagonale dedicata a San Giovanni (1563), attribuita al Sangallo.

Economia

Attività economiche tradizionali, come la pesca d’acqua dolce e la coltivazione di cereali, vite e olivo, continuano a rivestire grande importanza ma l’economia locale registra un buon livello di sviluppo anche negli altri settori produttivi: la presenza di un discreto numero di aziende artigianali, attive nei comparti alimentare, tessile, delle confezioni, del legno e della lavorazione dei metalli, dà prova del dinamismo dell’industria, che comunque non è ancora in grado di fornire occupazione a tutta la manodopera disponibile sul posto; il terziario annovera un’adeguata rete distributiva e include servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. La presenza di una Pro Loco e di squadre sportive è indice di vivacità intellettuale e spirito di iniziativa. Il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; le sue strutture socio-sanitarie annoverano la farmacia e un centro diurno e un servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili; ristoranti e strutture per il soggiorno garantiscono una buona capacità ricettiva.

Attività economiche tradizionali, come la pesca d’acqua dolce e la coltivazione di cereali, vite e olivo, continuano a rivestire grande importanza ma l’economia locale registra un buon livello di sviluppo anche negli altri settori produttivi: la presenza di un discreto numero di aziende artigianali, attive nei comparti alimentare, tessile, delle confezioni, del legno e della lavorazione dei metalli, dà prova del dinamismo dell’industria, che comunque non è ancora in grado di fornire occupazione a tutta la manodopera disponibile sul posto; il terziario annovera un’adeguata rete distributiva e include servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. La presenza di una Pro Loco e di squadre sportive è indice di vivacità intellettuale e spirito di iniziativa. Il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; le sue strutture socio-sanitarie annoverano la farmacia e un centro diurno e un servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili; ristoranti e strutture per il soggiorno garantiscono una buona capacità ricettiva.

Relazioni

È lambita dal notevole flusso turistico che interessa il comprensorio del lago di Bolsena. La festa della birra (agosto) e la sagra degli gnocchi (14-16 agosto) figurano tra le manifestazioni che rallegrano il soggiorno dei visitatori nel periodo estivo mentre tra gli eventi a sfondo religioso spicca la festa del Santissimo Crocifisso (14 settembre), durante la quale l’immagine sacra, adorna di fiori variopinti, viene portata in processione. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto.

È lambita dal notevole flusso turistico che interessa il comprensorio del lago di Bolsena. La festa della birra (agosto) e la sagra degli gnocchi (14-16 agosto) figurano tra le manifestazioni che rallegrano il soggiorno dei visitatori nel periodo estivo mentre tra gli eventi a sfondo religioso spicca la festa del Santissimo Crocifisso (14 settembre), durante la quale l’immagine sacra, adorna di fiori variopinti, viene portata in processione. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Lorenzo Nuovo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.